Le prime esercitazioni "Squalo" vennero effettuate negli anni ottanta per identificare tutte le esercitazioni di salvataggio in mare.
Con il passare degli anni, le responsabilità amministrative e soprattutto di gestione delle operazioni sono transitate al Corpo delle Capitanerie di Porto, che in segno di riconoscimento hanno voluto mantenere il nome originario "Squalo", attribuito dall'Aeronautica.
Sono stati selezionati due filmati relativi alle esercitazioni: "Squalo 1981" e "Squalo 2018".
Se per alcuni il primo video potrebbe essere un tuffo al cuore, nel confronto tra i due filmati risultano evidenti quanti e quali progressi siano avvenuti negli ultimi quarant’anni.
Interessante anche la modalità di comunicazione negli anni ottanta, formale ed esclusivamente affidata ai canali istituzionali della RAI.Per questi motivi avere avuto un grande amico come Romano Nodari (sempre pronto al decollo) è stato un privilegio per la Gente del 15°.
Romano Nodari nacque il 18 Giugno 1929 e collaborò con la televisione dal 1959 al 1989, partecipando ad innumerevoli missioni operative e contribuendo a divulgare il nome del 15° Stormo e del suo operato anche attraverso la realizzazione di cronache e servizi proposti sui telegiornali nazionali.
Fu in parte l’ideatore e collaborò in prima persona ai progetti di stesura del libro “Nec in Somno Quies” e dell’omonimo DVD, senza secondi fini. Lo fece per l’amore smisurato che aveva per il volo e per la predilezione che aveva per la “Gente del Quindicesimo”, che lo ricambiò così:
La “SQUALO 18” è stata un’esercitazione organizzata dal Corpo delle Capitanerie di Porto alla quale normalmente partecipano anche assetti aerei internazionali come quelli francesi, spagnoli e dell’Agenzia di frontiera e Guardia costiera europea, oltre a quelli nazionali.
Per la cronaca, nelle scorse edizioni hanno partecipato l’Armée de l’Air con Aérospatiale SA330 Puma, la Douane Française con Reims-Cessna F406 e altre delegazioni di osservatori dei paesi europei.
La zona adibita al primo soccorso e all’atterraggio dei mezzi ad ala rotante è stata identificata sulla banchina Isola Bianca del porto di Olbia.
L’esercitazione ha simulato l’ammaraggio di un volo di linea con numerosi passeggeri a bordo e ha testato le capacità della macchina dei soccorsi coordinata dal 16° M.R.S.C. (Maritime Rescue Sub Center) di Olbia