Recuperata escursionista bloccata sul Monte Miletto.

di Palma Convertini

L’intervento di recupero della donna ferita è stato effettuato con un elicottero dell’85° Centro SAR di Pratica di Mare.

La richiesta di intervento dell’Aeronautica Militare è giunta dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Molise poco dopo la mezzanotte di ieri. La ragazza infatti, rimasta ferita in una zona particolarmente impervia del massiccio matese, è stata raggiunta dapprima da una squadra del CNSAS ma, a causa della natura del terreno e delle condizioni critiche della donna, si è reso necessario il recupero tramite l’impiego di un verricello.

L’intervento da parte dell’85° Centro SAR, il cui elicottero è decollato poco dopo le due del mattino da Pratica di Mare ed è giunto sul luogo di recupero dopo circa cinquanta minuti, si è subito rivelato complesso a causa delle forti raffiche di vento, rendendo le operazioni di recupero particolarmente lunghe e articolate, con necessità di allontanarsi per fare rifornimento presso l’aeroporto di Capodichino e poter così continuare la missione di volo.

Con il contributo del personale del soccorso alpino, una volta spostata la donna, politraumatizzata, in una posizione del Monte più idonea al recupero con l’elicottero, è stato finalmente possibile assicurare la paziente, tramite una speciale barella aviostrasportabile, insieme ad uno dei tecnici del CNSAS, al verricello calato dall’equipaggio in volo.

Una volta a bordo, intorno alle 7:00 del mattino, l’elicottero si è diretto presso la Base Aerea Protezione Civile Molise, a Campochiaro (CB), dove un’ambulanza ed il personale medico del 118 ha trasportato la paziente in ospedale. A questo punto l’HH-139B, dopo un secondo rifornimento a Capodichino, ha potuto fare rientro a Pratica di Mare e riprendere la prontezza operativa a supporto della collettività.”

Mammajut

 

Il fischio non esce. L’emozione è stata troppo grande!

di Francesco “Ciccio” Sgrenci

È Il 23 ottobre del 2023 e per noi “Gente del 15°” è una ricorrenza poco piacevole, non c’è bisogno di rammentarlo perché la tragedia del 23 ottobre di quindici anni fa è ancora viva nella memoria di tutti noi anziani, che l’abbiamo vissuta direttamente, ed anche in quella dei più giovani. Si anche per loro, perché a loro è stata tramandata attraverso la nostra memoria, insieme ad altre dello Stormo. Come facevano una volta  gli anziani del villaggio, che attraverso i racconti tramandavano il passato, per far vivere ai giovani ed ai bambini che li ascoltavano il loro vissuto. E così oltre a tramandare le loro esperienze, che altrimenti sarebbero andate perse e dimenticate, alimentavano la speranza che le generazioni future seguissero i loro esempi.

Dimenticare………. la cosa più brutta che possa accadere…. ma questo a noi “Gente del 15°” non accadrà mai.

Ed è per questo che come anziano, anzi  consentitemi come “diversamente giovane”, quando mi si è prospettata, in qualità di membro della Associazione, la possibilità di partecipare alla commemorazione dei nostri Angeli caduti in quel tragico incidente a Lisle-en-Barrois, non me la sono fatta sfuggire.

La giornata è stata ricca. È cominciata con una piacevole sveglia prima dell’alba, perché il KC 767 del 14° Stormo di base a Pratica di Mare, messo a disposizione dall’Aeronautica Militare ci aspettava per portarci a Lorraine, in Francia.

Sbrigate le procedure di imbarco, con a capo il Comandante di Stormo, Col. Andrea Savina, ed una delegazione della AG15 con il Presidente f.f. Gen. B.A. r Bruno Romanini e soci ed aerosoccorritori arrivati da Cervia, siamo decollati alle 08.00 alla volta di Brindisi. Dopo un’ora di volo siamo atterrati per imbarcare i parenti di Carmine, Giovanni, Giuseppe, Marco, Massimiliano, Michele, Stefano e Teodoro, i nostri “Angeli del SAR”,  e colleghi dell’84° Centro con a capo il suo Comandante il T.Col. Francesco Pastore.

 

Fra gli ex dell’84° non potevano mancare Ciro Connola, che durante tutto il viaggio di andata e ritorno ci ha “deliziato” con i suoi racconti e ricordi, ed il generosissimo Crescenzo Depalo, che si è presentato a bordo con un cabaret di “pasticciotti” pugliesi molto graditi ed apprezzati da tutti, equipaggio compreso.

Incontrare per la prima volta mamme, papà, fratelli, sorelle, mogli e figli dei nostri Angeli, con quei volti nei quali le lacrime hanno ceduto il posto alla fierezza ed alla serenità, è stata per me una grandissima emozione che a stento sono riuscito a contenere.

Decollati da Brindisi atterriamo a Lorraine dopo  due ore di volo. Ci attendono due gentili signore che ci fanno salire su due pullman per portarci  a Lisle-en-Barrois, dove arriviamo dopo circa altre due ore, ma allietate da un paesaggio di una campagna molto bella, con dei colori autunnali  bellissimi.

Dopo pioggia incessante, incontriamo la Console Generale d’Italia Antonella Fontana e dal nulla vediamo materializzarsi una rappresentanza di circa venti, ma forse di più persone, alcune in uniforme dell’Armée de l’Air ed una numerosa rappresentanza di Associazioni Combattentistiche, con le loro bandiere distintive, capeggiate dall’immancabile Bernard Borghini e sua moglie Mari Jo, persone meravigliose che ci  hanno salutato e voluto, nonostante la pioggia, abbracciare una a una.

Il labaro della nostra Associazione, portato da Roma e custodito gelosamente da Modesto Accardo, viene montato in tutta fretta da Mimmo Guerra e da Francesco Santamaria, che poi lo terrà fieramente e si schiererà in mezzo a quelli delle Associazioni francesi.

La cerimonia, ha inizio con la consegna, da parte del Gen. Romanini, di due pergamene della Preghiera dell’aviatore, tradotta in francese, consegnate a Bernard ed al Parroco di Vaubecourt. Dopo le deposizione dei cuscini, portati dalle  varie associazioni combattentistiche e della nostra corona, portata da Ciro, il nostro trombettista intona il Silenzio, cui fa seguito la solenne benedizione del monumento da parte del cappellano militare del 15° Don Marco. Al termine il  Parroco di Vaubecourt recita la nostra Preghiera dell’aviatore in francese e quindi il Comandante dell’84° in italiano.

Per finire viene suonato l’Inno italiano, cantato da tutti i noi, cui fa seguito la Marsigliese. L’emozione sui volti di tutti è toccante, potranno passare altri quindici, trent’anni ma sono certo che l’emozione sarà sempre la stessa. Mentre tutti si stanno sparpagliando, chi a ripararsi dalla pioggia chi per dare un saluto solenne alla stele, da dietro il gruppo il Comandante dell’84° a gran voce lancia il grido:

“Per i nostri Angeli MAMMAJUT”

Cui segue, anche da parte nostra a gran voce,:

AIUT

MAMMAJUT

AIUT

MAMMAJUT

AIUT AIUT AIUT

A me, che sono solito chiudere con il Fiù, firifiùùù di Totonno Toscano memoria, il fischio non esce. L’emozione è stata troppo grande!

Nonostante la pioggia mi reco sul luogo poco distante dal monumento e poco distante da dove è avvenuto l’impatto al suolo di Onda 10 con i suoi otto Angeli, per dare un saluto alla croce. Ed intanto penso che, sarà sicuramente stato un caso, una fatalità, ma durante la cerimonia, non poco lontano, ho visto un elicottero in volo.

Per via delle non buone condimeteo si decide di concludere anzitempo le celebrazioni e ci si reca presso i locali del comune, dove è stato allestito un rinfresco, per consegnare ufficialmente a Bernard il crest dello Stormo, da parte del Comandante del 15° e, da parte del Gen. Romanini, il libro “Onda 15 al Museo A.M. e altro sui Pellicani” oltre al kit del radunista predisposto per il raduno dello scorso 7 ottobre a Vigna di Valle.

Ci si congeda e si prende la via dell’aeroporto per il rientro. Durante il viaggio in pullman, chiedo se qualcuno avesse notato l’elicottero passare nei pressi del luogo del monumento. Si anche altri lo hanno visto…bello pensare che non fosse un caso…chissà…

Arrivati in aeroporto ed effettuati i controlli di sicurezza veniamo accolti con grande professionalità e cordialità da tutto l’equipaggio del KC767. Ci imbarchiamo, ci sistemiamo ai posti assegnati e si decolla alla volta di Brindisi. Una volta in volo e con l’aiuto del Comandante dell’84° Centro, viene  consegnato ad ogni famiglia lo stesso kit donato a Bernard.

Si giunge in tarda serata a Brindisi per il primo scalo ed ancora più tardi a Pratica di Mare dove il volo si conclude. Inutile sottolineare la grande commozione del momento dei saluti, sia con chi è sceso a Brindisi, sia con chi ci lascia a Pratica di Mare. Una giornata intensissima per la durata, ma principalmente per le forti emozioni che tutti abbiamo vissuto e sentitamente condiviso.

Porterò per sempre con me il ricordo di quelle mamme, di quei papà, di sorelle, fratelli, mogli e figli, ed il ricordo dei loro volti, della loro compostezza, della loro fierezza d’animo. Messaggio che hanno trasmesso a tutti noi, ma che sono una grande testimonianza da sottolineare e tramandare in seno all’Aeronautica Militare.

Mammajut

 

15° ANNIVERSARIO DI COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DI LISLE EN BARROIS – FRANCIA

(Comunicato Stampa del 15° Stormo)

La cerimonia ha ricordato gli otto militari del 15° Stormo caduti il 23 ottobre 2008.

“Lunedì 23 ottobre, presso il monumento sito in località Lisle en Barrois (FRANCIA), si è svolta la cerimonia di commemorazione degli otto aviatori, appartenenti al 15° Stormo, che il 23 ottobre del 2008 hanno perso la loro vita in un triste incidente aereo a bordo dell’elicottero “HH3F” ONDA 10, precipitato in un campo durante una missione addestrativa fuori sede.

A distanza di 15 anni il personale del 15° Stormo e le famiglie dei caduti si sono recati sul luogo dell’incidente per commemorare il Cap. Pil. Stefano BAZZO, il Cap. Pil. Michele CARGNONI, il Ten. Pil. Marco PARTIPILO, il 1° M.llo Carmine BRIGANTI, il 1° M.llo Giovanni SABATELLI, il M.llo 1^ Classe Teodoro BACCARO, il M.llo 1^ Classe Giuseppe BISCOTTI, il M.llo 1^ Classe Massimiliano TOMMASI tragicamente scomparsi nell’incidente.

La cerimonia, officiata da Don Marco Galanti unitamente al parroco della chiesa di Vaubercourt – Dom Bernard Patè, si è svolta nei pressi del monumento dedicato agli “Angeli del SAR” alla presenza del Colonnello Pilota Andrea Giuseppe SAVINA, Comandante il 15° Stormo di Cervia, della Console Generale d’Italia – Metz dott.ssa Antonella FONTANA, una rappresentanza del personale della 113^ Base Aerea Francese, autorità locali, Associazioni Combattentistiche e d’Arma Francesi, una delegazione dell’Associazione Gente del Quindicesimo, dei familiari dei caduti e di una rappresentanza del 15° Stormo.

Il momento di raccoglimento si è aperto con la deposizione di una corona d’alloro e numerosi omaggi floreali deposti sia dalla Console che dalle autorità locali presenti, prima dell’esecuzione del silenzio suonato da un trombettiere dell’Aeronautica Militare.

 

Il ritrovarsi nella località dell’incidente è stato un fare memoria dei colleghi caduti nell’adempimento del dovere. Un fare memoria che rinnova il dolore mai spento ma che dona anche la forza a proseguire nelle singole vocazioni e nel servizio alla pace, al bene, alla ricerca e al soccorso, specifiche caratteristiche del 15° Stormo.”

 Mammajut

IL 15° STORMO PREMIATO CON LA “TARGA DI BENEMERENZA ICARO”

(Comunicato Stampa)

Il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare ritira l’ambito premio durante l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024

Giovedì 19 ottobre 2023, presso il l’Accademia Aeronautica” di Pozzuoli, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 degli Istituti di Formazione dell’Aeronautica Militare è stata conferita al 15° Stormo la “Targa di Benemerenza ICARO”.

Essa vuol rappresentare un pubblico tangibile segno di riconoscimento a quel militare di qualsiasi arma, grado e ruolo, che si è distinto per eccezionali capacità professionali o per spirito di sacrificio o elevatissimo senso del dovere o ammirevole senso di solidarietà umana, dimostrati durante l’espletamento del servizio e che abbia contribuito all’affermazione dell’onore e del prestigio delle Forze Armate, ovvero a quel Reparto militare quando sono state più volte riscontate le predette qualità tra i suoi appartenenti.

Per il quadriennio 2018 – 2021 il premio è stato consegnato dal Presidente emerito dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (ANRP) Prof. Enzo Orlanducci al Colonnello Pilota Andrea Giuseppe Savina, Comandante del 15° Stormo, con la seguente motivazione:

Il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare opera quotidianamente su tutto il territorio nazionale garantendo, in sinergia con i suoi Centri dipendenti, la ricerca e il soccorso nazionale, l’attività antincendi boschivi e concorrendo alla difesa aerea nazionale – Slow Mover Interceptor. Particolare rilevanza ha assunto, nel quadriennio 2018-2021 l’opera svolta dal dipendente 84° Centro SAR di Gioia del Colle nel settore della ricerca e soccorso. Tra i numerosi interventi effettuati sul territorio nazionale, almeno in quattro occasioni l’eccezionalità delle attività svolte ha coinvolto direttamente l’opinione pubblica, suscitando sensi di incondizionata ammirazione e gratitudine nei confronti dell’Arma Azzurra, rafforzando sempre più il legame tra l’Aeronautica Militare e la popolazione civile”.

Mammajut

 

 

 

 

 

 

A LISLE EN BARROIS 15 ANNI DOPO.

di Mario Sorino

15 anni fa, il 22 ottobre 2008, a Lisle en Barrois, in Francia, perdevano la vita i nostri Angeli del SAR a bordo di un HH3F. Onorandoli riprendiamo dal sito dell’ONFA quanto Maddalena, vedova di uno dei Caduti, ha voluto indirizzare al Generale Magro.

“Non sono scomparsi, sono solo invisibili…

Marco Partipilo, Michele Cargnoni, Stefano Bazzo, Giovanni Sabatelli, Carmine Briganti, Giuseppe Biscotti, Massimiliano Tommasi, Teodoro Baccaro: 15 anni fa qualcuno ha chiamato “Angeli del S.A.R. “ questi uomini.
Da allora madri e padri, mogli e fidanzate, figlie e figli, fratelli, sorelle, amici, hanno custodito nel cuore la loro presenza, forse legata all’ultima immagine serbata , forse al momento più bello condiviso… Ciascuno ha vissuto il suo dolore privato, troppo grande da raccontare, troppo forte da vivere. Per lungo tempo i nostri amati sono rimasti muti, serrati nel petto, come a volerne preservare l’esistenza oltre la perdita e il lutto.
Da subito abbiamo avvertito un senso di smarrimento profondo, come se la notte li avesse ingoiati.
Abbiamo vissuto il tempo come nemico: tempo trascorso a riflettere increduli, tempo a ricordare, tempo a pregare, tempo nutrito da desiderio di poterli un giorno incontrare.
Ognuno ha vissuto il “suo tempo”, trovando modo e occasione per narrare l’accaduto, per dire di loro, affinché “non morissero”.
Sono certa che se oggi Peppe potesse parlare, direbbe di pensarlo presente “nella stanza accanto”.
Mi direbbe di continuare ad amare Luciano e Silvia come facevamo insieme. Ancora, direbbe di nutrire sentimenti di bontà per genitori, colleghi, amici.
L’esistenza dei nostri “Angeli” è forte, la morte non li ha separati da noi: “Non sono scomparsi, sono solo invisibili” ci ha insegnato Sant’Agostino.
Così ci ostiniamo a pensarli, ad amarli, a rispettarli, a cercarli, ciascuno a suo modo.
Il tempo, il nemico odiato all’inizio, ha trasformato la rabbia in speranza, il ricordo in presenza.
Il dolore resta confinato nell’angolo più silenzioso del cuore, il luogo in cui possiamo incontrare i nostri cari ogni volta che ne abbiamo bisogno.
E la morte?
È certamente l’evento più brutto al quale non possiamo sottrarci, ma è anche occasione per rendere la vita testimonianza dell’ Amore che non si consuma nel dolore.
Il sentimento resiste ed esiste oltre l’assenza, oltre lo smarrimento.
Così ritroviamo i nostri amati nelle azioni di ogni giorno.
Sono loro a renderci piano piano migliori, a trasformare il buio in spiragli di luce.
< L’ultimo sguardo custodito, il più bel ricordo serbato, non saranno mai cancellati nel cuore di chi ha scoperto la tenerezza di un Amore purificato da affanni e rinunce.
Una carezza giunga sul viso di ciascuno dei familiari, uno ad uno.
È la carezza che  Marco, Michele, Stefano, Giovanni, Carmine, Giuseppe, Massimiliano, Teodoro, riservano a chi li ama con cuore devoto e sincero. Che possano restituire pace ai nostri giorni, riflettendo con la loro presenza

l’ Amore del Signore per noi.

 Mammajut

 

 

Messa in suffragio per l’8° Anniversario della scomparsa di Gino Fischione.

di Luigi Ricciardi

Come ogni anno, ieri 20 ottobre alle 15:30, nella chiesa parrocchiale di Santa Giusta in Sassa (L’Aquila) si è tenuta una messa di suffragio per l’ottavo anniversario della scomparsa del nostro caro amico Gino Fischione in un incidente aereo. Nell’incidente perse la vita anche un altro pilota che aveva militato nel 15° Stormo: Paolo Caruso.

Come ogni anno, anche l’Associazione Gente del Quindicesimo, con il labaro ed alcuni soci ha partecipato alla commemorazione eucaristica. Nella funzione il parroco ha ricordato la figura di Gino che, sebbene ci abbia lasciato da otto anni, è rimasto sempre vivo nei cuori di parenti e dei tanti amici, grazie alle sue doti di umiltà, generosità ed amore verso il prossimo.

La vedova Uliana, a nome di tutti i parenti, ha ringraziato il Presidente ed i soci dell’Associazione Gente del Quindicesimo per la costante presenza alla celebrazione che risulta essere una chiara testimonianza d’affetto ed un momento per ricordare un caro collega con cui hanno condiviso memorabili eventi ed operazioni di Soccorso Aereo.

Mammajut, Mammajut, Mammajut.

 

COMMEMORATI I CADUTI DI CREOLA DI SACCOLONGO.

di Francesco Pastore

Saccolongo 20 ottobre 2023

Venerdì 20 ottobre, presso la Chiesa di Creola di Saccolongo (PD), si è svolta la cerimonia di commemorazione dei cinque aviatori, appartenenti al 15° Stormo, che nel lontano 1977 hanno perso la loro vita nel triste incidente aereo a bordo dell’elicottero “Agusta Bell” modello 204B, precipitato in un campo coltivato nei pressi della chiesa e di una scuola materna.
A distanza di 46 anni dal triste evento la grande Famiglia del 15° Stormo e dell’AG15 si unisce nel ricordo dei militari caduti: Michele Grande, Benito Stasi, Alfredo Miccoli, Francesco Santoruvo, e Pino Salvatore.

La celebrazione, officiata da Don Emilio Moro, si è svolta alla presenza del Comandante dell’84° Centro SAR di Gioia del Colle (T.Col. Francesco Pastore) del Presidente dei Sottufficiali del 15° Stormo (1º Lgt Giovani Romano) e dell’84° Centro SAR (1° Lgt Gianfranco Buffo), del Sindaco del Comune di Saccolongo, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dei familiari dei caduti. Nel corso della cerimonia è stato ricordato lo spirito di sacrificio dei militari che, manovrando con perizia e lucidità durante l’emergenza, hanno evitato che il loro elicottero precipitasse su zone abitate. Lo stesso spirito di sacrificio che contraddistingue da sempre tutto il personale del Soccorso che con passione ed abnegazione è impegnato quotidianamente nel difficile compito di salvataggio delle vite umane ma che nello stesso tempo è considerato un privilegio inestimabile.

A termine della funzione religiosa è stata deposta una corona presso il monumento eretto sul luogo dell’incidente come segno indelebile del sacrificio umano dei nostri caduti.

Mammajut

L’82° Centro SAR del 15° Stormo per il salvataggio di una donna sul monte Cofano.

Un elicottero dell’82° Centro SAR dell’Aeronautica Militare è stato impegnato nella ricerca e nelle operazioni di recupero di una donna rimasta bloccata sul Monte Cofano. L’intervento, come tante altre volte, è stato condotto in sinergia con il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano. 

“Grazie al 15° Stormo dell’Aeronautica militare”

 Il 12 ottobre, il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, insieme alla Giunta e al Consiglio comunale di Cesena riuniti nella Sala degli Specchi di Palazzo Albornoz, ha ringraziatoa a nome della città il Colonnello Pilota Andrea Giuseppe Savina, Comandante il 15° Stormo, e una rappresentanza degli equipaggi di volo “per il fondamentale contributo fornito nel mese di maggio a favore della popolazione cesenate, colpita dalla forte ondata di maltempo che ha provocato l’esondazione del fiume Savio e degli altri corsi d’acqua minori.”

Il Sindaco ricorda l’immediato e tempestivo avvio delle attività di soccorso degli elicotteri e del personale del 15° Stormo, a seguito della richiesta di intervento della Protezione Civile regionale e della Prefettura di Forlì e Cesena, già dal pomerigio del 16 maggio, per portare in salvo quanti erano rimasti bloccati dall’alluvione nelle proprie abitazioni in zone non raggiungibili   via terra a causa di frane e allagamenti.

“Gli equipaggi dell’Aeronautica hanno operato instancabilmente giorno e notte in condizioni meteo difficoltose, restando in contatto con la Protezione civile regionale, la Prefettura di Forlì-Cesena, e le altre forze dell’ordine che hanno dato un apporto fondamentale al nostro territorio. Siamo grati a queste donne e a questi uomini per il servizio fornito alle popolazioni alluvionate e per questa ragione, insieme alla Giunta e ai consiglieri comunali, abbiamo desiderato incontrare il Colonnello Savina e una rappresentanza degli equipaggi per trasmettere loro l’immensa gratitudine della nostra città”.

Nel ringraziare il Sindaco, i membri del Consiglio Comunale e tutta la cittadinanza cesenate per l’apprezzamento e la vicinanza dimostrati in questa occasione, il Colonnello Savina commenta:

“Il 15° Stormo  è una delle realtà locali più radicate nel territorio, sia per la storia decennale della base sia per la propria missione votata alla salvaguardia della vita umana e al benessere della collettività. Il riconoscimento del nostro operato non può che portare una sana motivazione di tutto il personale che quotidianamente si addestra per essere pronto ad intervenire, di giorno e di notte, in qualsiasi condizione meteorologica, nel momento del bisogno. L’alluvione dello scorso maggio ha infatti rappresentato un chiaro esempio di come sia necessaria l’integrazione tra le forze in campo, civili e militari che siano, al fine di ottimizzare le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dei cittadini”.

Tutta la “Gente del 15°” si unisce al ringraziamento e manifesta il proprio orgoglio per il meritatissimo riconoscimento. Il nostro plauso ed il nostro “grazie” vanno anche alla Amministrazione Comunale, per la sensibilità mostrata.

Mammajut

 

Clicca, se vuoi guardare il video    (a cura di CesenaToday)

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A VIGNA DI VALLE ARRIVA L’HH3F ONDA 15

COMUNICATO STAMPA

 Cervia (RA), 10 ottobre 2023 – Comunicato Stampa

L’elicottero HH3F del 15° Stormo consegnato al Museo Storico dell’Aeronautica Militare

“Sabato 7 ottobre 2023 presso l’Aeroporto “Luigi Bourlot” di Vigna di Valle si è svolta la cerimonia di consegna dell’elicottero HH-3F Onda 15 al Museo Storico dell’Aeronautica Militare.
L’evento si è tenuto, alla presenza del Gen D.A. Degni Enrico Maria (Comandante CFMS), accompagnato dal Gen. Bruno Romanini presidente f.f. dell’Ass.ne AG15, dal Generale Pennarola, presidente Associazione 6° RME, dal Colonnello Savina, Comandante del 15° Stormo, dal Col. Barbagallo, Comandante dell’Aeroporto di Vigna di Valle e dal T.Col. Caccetta, Direttore del Museo AM.

 

La giornata si è aperta con dei brevi discorsi di benvenuto da parte del Gen. Romanini e del Col. Barbagallo ed è seguita con la benedizione, da parte del diacono della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Daniele Efficace, di una corona d’alloro dedicata ai caduti.

 

 

Il personale militare e gli ospiti presenti si sono recati presso la nuova struttura dove è stato collocato “Onda 15” per poter ammirare l’elicottero HH-3F con cui diverse generazioni di equipaggi del 15° Stormo hanno operato per onorarne la missione.

Il Gen. Degni ha concluso la giornata ringraziando tutti i militari ed gli ex presenti per gli sforzi e i sacrifici che giornalmente sono stati e sono profusi per garantire un servizio così importante per la collettività.”
L’HH3F, storico elicottero in servizio dal 12 agosto 1977, è stato, per più di 37 anni, lo strumento operativo che l’Aeronautica Militare ha utilizzato per assolvere la missione di ricerca e soccorso, garantendo la salvezza fisica ad intere generazioni di uomini e donne. Fino al 26 settembre 2014, giorno del termine della vita operativa dell’HH3F, innumerevoli sono stati gli interventi che il velivolo è stata chiamato a compiere: dall’alluvione in val d’Ossola (1979) al terremoto in Irpinia-Basilicata (1985), dall’alluvione del Piemonte (1994) al terremoto in Molise (2002) e al terremoto dell’Aquila (2009); e non per ultimo il soccorso della nave “Costa Concordia” nel 2012. A questi si aggiungono le missioni internazionali in Somalia, per l’Operazione “Ibis”, l’operazione “Arcobaleno” in Albania, e l’operazione “Antica Babilonia” in Iraq. Nei suoi anni di vita operativa, l’elicottero HH3F ha volato 186.000 ore di volo portando in salvo ben oltre 4.000 persone in imminente pericolo di vita.