emozioni di un vecchio pilota
Il sito web dell’Associazione che custodisce il passato e le tradizioni di uno Stormo come il 15°, erede non solo del 15° Stormo da Bombardamento e poi da Attacco, ma anche dei reparti della Ricognizione Marittima Lontana e Soccorso, si pregia di arricchire le proprie testimonianze storiche con questa opera di uno quegli “antichi” piloti che solcarono il Mediterraneo, tra il cielo e il mare, in pace e in guerra, con velivoli inferiori all’avversario ma con l’animo sereno di chi fa il proprio dovere anche quando, come l’autore stesso scrive: Quasi ogni giorno la radio annunciava: “Un ricognitore non è tornato alla base”.
Peppino Spera, è stato allievo pilota alla Scuola Piloti di Idrovolanti di Passignano sul Trasimeno, poi a quella di Pola-Puntisella e operò su Cant Z.501 e Cant Z. 506 in diverse Squadriglie della RML, tra le quali la 183^ a Divulje (Jugoslavia), 142^ a Taranto e la 187^ a Lero (Dodecaneso); per molti anni nel dopoguerra ha partecipato ai Raduni degli Idrovolantisti che si svolgevano nella sede storica di Passignano sul Trasimeno, fino all’ultimo del 2004 poco dopo il quale è volato più in alto. Nella sua piccola, ma intensa opera, una raccolta di poesie ispirate alla sua inesauribile passione per il volo, ha trasferito la malinconia del “vecchio” aviatore per la gioia del volare, i ricordi della guerra vissuti e sofferti nella carne, l’indelebile ricordo degli amici piloti uniti da legami fraterni esaltati nell’amore per la Patria. Una lettura bella, pulita, ispiratrice che consigliamo.
Per aver conosciuto personalmente ed amichevolmente il Col. Peppino Spera a Passignano nel corso di più raduni di idrovolantisti, sono grato al Gen. Giacomo De Ponti per l’invio di questo prezioso documento e per l’emozione e commozione che ne ho tratto. Come Sindaco di Passignano sul Trasimeno dal 2003 al 2013 non avrei potuto ricevrte dono più grandr