di Carla Angelucci
Cari Amici,
è un po’ tardi e non è da molto che sono rientrata a casa, ma voglio assolutamente condividere con voi le sensazioni e le emozioni di una giornata decisamente intensa. Oggi ho trascorso tutta la giornata nella Sala Operativa del 72° Stormo di Frosinone dove, in coordinamento con il BOC e l’Unità di Crisi, abbiamo gestito varie missioni che operavano nella zona ed utilizzavano l’aeroporto di Frosinone come punto per il rifornimento carburante, per lo sbarco feriti e l’imbarco di personale specializzato. Probabilmente la cosa vi farà sorridere poiché le emergenze che siete soliti fronteggiare sono ben più serie e reali, però per me questa è stata la prima esperienza ed è stata importante.
A Frosinone l’aeroporto è completamente sommerso dalla neve (Wikipedia: ondata di freddo del 2012), comprese le vie di rullaggio e le piazzole di atterraggio. Sono state liberate dalla neve una piccola piazzola per il traffico di base ed una seconda piazzola leggermente più grande per il traffico non di base. I nostri NH-500 hanno fatto delle missioni operative, nulla di particolarmente complicato, però dovevate vedere con quale attenzione scrivevo tutti i dati che mi venivano forniti via telefono dal BOC per poterli poi riferire con la massima precisione ad ogni equipaggio pronto al decollo: cercare i punti di atterraggio sulle cartine, individuarli su google map per farne una copia, passare il piano di volo, controllare le condimeteo, preparare i giubbetti da portare a bordo. Tutto ciò mi ha fatto sentire un importante anello di una catena che era lì per fare il proprio dovere, per portare soccorso.
Dopo circa 50 minuti dal decollo di uno dei nostri elicotteri sono stata contatta dalla TWR: “Carla riesci a metterti in contatto con l’equipaggio?…Non li sento da più di 30 minuti…” è stato un momento particolare…subito sono partita con le telefonate, i messaggi, le telefonate a coloro che erano sul punto ed alla fine è giunto il messaggio più bello che abbia mai ricevuto “Normali operazioni, stiamo operando sul punto, non riusciamo ad avere contatti radio”…che respiro di sollievo!!!
Ovviamente non è mancato l’arrivo di un HH-3F da Pratica di Mare che aveva effettuato il soccorso di una famiglia di un vicino paese. In questo caso l’emozione è stata tanta e dopo tutti i coordinamenti, una volta che il ferito era stato portato via dall’ambulanza, l’elicottero era in fase di rifornimento e tutto il resto era sotto controllo…l’abbraccio affettuoso e sincero con gli amici Leoni è stato a dir poco fantastico!!!
Domani sarò nuovamente in Sala Operativa e dopodomani invece sarò nel primo equipaggio d’allarme e sarò in volo come anche nel fine settimana. Non riesco ad esprimere pienamente le mie sensazioni di questo momento perché non si può dire di essere contenti per una situazione di emergenza come questa, ma sono contenta perché mi sento d’aiuto, sento che la mia presenza, anche se è solo una piccolissima goccia nell’oceano, è comunque utile ad un fine importante.
Questa forse è la prima volta che riesco a comprendere pienamente le parole che ho sempre sentito dalla Gente del Quindicesimo.
Vi ho sempre guardato con la massima ammirazione chiedendomi se mai un giorno anche io avrei potuto fare anche una millesima parte di quello che avete fatto voi, di quello che traspariva dai vostri racconti e dai vostri occhi. Oggi ho compreso le vostre parole. In queste poche righe voglio ringraziarvi ancora una volta per quanto mi avete insegnato, per la fiducia e l’affetto che mi avete sempre mostrato e che mi ha permesso di acquisire la necessaria fiducia in me stessa per gestire con sicurezza situazioni sconosciute.
Forse questa è un’altra delle grandi lezioni di vita che mi avete dato, quella di buttarmi consapevolmente, di agire senza farsi bloccare dalla paura di sbagliare.
Oggi…ma non è solo oggi, è ogni giorno…anche se oggi un po’ di più:
“ho portato nel cuore
i vostri insegnamenti
e la vostra passione”
Grazie Amici, grazie di cuore.