Il 7 ottobre 1985 un commando di 4 aderenti al Fronte di Liberazione della Palestina (FLP) dirottarono la motonave Achille Lauro, in crociera nel Mediterraneo, chiedendo la liberazione di 50 loro compagni detenuti in Israele.
Il giorno successivo fra le forze messe in campo, sia dagli italiani, sia dagli USA, figurarono 4 HH3F che raggiunsero la base RAF di Akrotiri sull’isola di Cipro.
LONTANE RICOGNIZIONI MARITTIME
Episodi di valore di giovani dell’Aviazione Ausiliaria per la Marina nei lontani giorni di Punta Stilo
– di Raffaele Conversano –
Queste pagine raccontano le lontane vicende di un gruppo di giovani piloti della 148a Squadriglia RML (Ricognizione Marittima Lontana) dell’Aviazione Ausiliaria per la Regia Marina, e dei loro equipaggi, nei quaranta giorni di permanenza nella base siciliana di Augusta, quando nel luglio 1940 furono inviati da Vigna di Valle, l’Idroscalo sul lago di Bracciano, per eseguire pattugliamento marittimo tra la Sicilia e la costa libica e cirenaica. Le imprese di cui si resero protagonisti, soprattutto nei giorni di Punta Stilo, testimoniano come, pur nei limiti organizzativi e tecnologici che caratterizzavano in quel momento l’attività bellica e la presenza aerea italiana nel Mediterraneo, la combinazione di abilità, coraggio e fortuna consentì loro di giuocare ed assolvere un ruolo importante nella fase iniziale del confronto tra la giovane Regia Marina e la più esperta Mediterranean Fleet britannica per il dominio del Mediterraneo Centrale, area così vitale per le sorti dei rifornimenti alle truppe italiane schierate nelle nostre colonie africane.
Nel lavoro di ricerca, si è fatto riferimento ai Diari storici delle singole Squadriglie disponibili presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica militare e ai pregevoli testi di Tullio Marcon: Augusta !940-43; Quarant’anni, due idroscali; Ali Marine. Per quanto riguarda la Regia Marina sono stati di grande aiuto il volume di Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare, e i molteplici volumi sulla guerra della Marina italiana negli anni 1940-45 di M. Bragadin. Informazioni e conferme sono state ricavate dal testo Malta: The Hurricane Years 1940-41, di C.Shores, B.Cull, N.Malizia, dalla consultazione di Admiralty War Diaries and Reports, sul Naval-History.Net e del Malta War Diary, Monthly Archives, (http://www.maltagc70.com/).
Ringrazio il Ten. Col. Massimiliano Barlattani dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica per l’attento insostituibile supporto ed i suoi collaboratori dell’Ufficio tutto.
Un grazie anche gli amici dell’Ufficio Storico della Marina per l’attenta disponibilità a segnalare testi di consultazione.
Le vicende qui descritte fanno parte di un lavoro più complesso, attualmente in atto, di ricostruzione dei momenti più salienti della vita di mio padre Remo come pilota di Idrovolanti, negli anni della Regia Aeronautica ed in quelli dell’Aeronautica Militare.
A questo lavoro non mi sarei accinto senza lo sprone del mio amico carissimo Beppe Arcangeli, dirigente dell’Associazione Trasvolatori Atlantici, appassionato storico dell’aviazione e, soprattutto, figlio d’arte e pilota.
Raffaele Conversano
Roma, settembre 2015
LEGGI L’ARTICOLO:
LONTANE RICOGNIZIONI MARITTIME
IN UNA PAGINA DEDICATA
Incontro dopo 34 anni
di Gian Mario Generosi –
Cervia 6 gennaio 2016 –
Piove a dirotto la mattina del 6 gennaio 2016 mentre in macchina, assieme a mia moglie e mio figlio, sto andando all’aeroporto di Pisignano di Cervia per partecipare ad una manifestazione che il 15° Stormo organizza in questa data. Sono particolarmente silenzioso ed un po’ triste e mia moglie che mi conosce ormai da più di 45 anni, senza parlare, avvicina la sua mano alla mia e mi accarezza, riesce a capire da uno sguardo cosa sto pensando. Mi guarda e disegna sul suo volto una specie di sorriso e sempre in silenzio mi stringe forte la mano. Ma, prima di proseguire, è opportuno che vi faccia comprendere cosa sta succedendo e per questo riporto quasi integralmente un articoletto scritto dal buon Mario Sorino, mio caro amico ed in quella occasione ottimo secondo pilota. Leggi tutto “Incontro dopo 34 anni”
Pillole di arte aviatoria nel “MAMMAJUTO” di pietra immortale
di Giacomo De Ponti
Facendo una passeggiata per ammirare quello splendido connubio di architettura razionalista italiana e neoclassicismo semplificato [1] che è l’EUR [2] disegnato dall’architetto Piacentini, o semplicemente percorrendo la Via Cristoforo Colombo, l’attenzione si ferma ammirata su quella guglia agile e svettante che è l’Obelisco Marconi, posto al centro della piazza dedicata al geniale scienziato.
Leggi tutto “Pillole di arte aviatoria nel “MAMMAJUTO” di pietra immortale”
LE STELLETTE CHE NOI PORTIAMO
Oltre ad articoli riguardanti il 15° e le sue origini a volte ospitiamo anche storie, racconti o riflessioni riguardanti più in generale la storia dell’Aeronautica o della compagine militare. E’ questo il caso del nuovo articolo che il Gen. Giacomo De Ponti ci ha inviato e che riguarda il simbolo “principe” che contraddistingue solo ed esclusivamente i militari italiani.
AMMARAGGIO FORZATO
di Antonio Pilone
Penso sia opportuno, prima di tutto, fare una breve presentazione perché sicuramente sarò sconosciuto ai più, se non ai quasi sessantenni. Purtroppo quando ci sono gli incontri conviviali del 15° sono puntualmente in turno di servizio e non riesco a partecipare, perdendo così l’occasione di conoscere i giovani dello Stormo. Leggi tutto “AMMARAGGIO FORZATO”
LA PROPORZIONE
di Maurizio Conti
Voglio proporvi una proporzione:
15° : Ciampino = 83° : Rimini
che si legge: il 15° sta a Ciampino, come l’83° sta a Rimini. Provo a spiegarmi…
A lui questo non piacerà…..
Articolo scritto dal
Magg. Andrea PALERMO
Comandante l’84 Centro CSAR
– BrindisI – 16 giugno 2010 –
Burbero, caciarone, un pò orso. Ma fategli un complimento sincero con il cuore: i suoi occhi si illumineranno ed il suo sguardo si abbasserà evitando il vostro. A tutti gli eventi ‘sociali’ del Centro non manca mai; è l’unico che, approfittando del suo stato di quiescenza, osa prendere in giro l’oratore di turno, che sia il festeggiato o il Comandante.
Spesso finisce con la solita ‘commedia’, con io che chiedo agli altri:
“Ma chi lo ha invitato questa volta?
Avevo detto di non invitarlo più!”
…e lui che dice: “Comandante,
nessuno mi ha invitato! “
“Ce ne fossero invece… “
Non oso immaginare quello che può aver combinato quando era in servizio…
Essendo uno dei soci dell’AG-15, è giusto che si sappia di che pasta è fatto.
Cito esplicitamente lui, motore invisibile di quanto esporrò, ma non è certo l’unico ‘colpevole’; è sempre aiutato dai soliti complici.
Ma andiamo per ordine.
Novembre 2008
A poche settimane dall’incidente del 23 Ottobre 2008, che ha lasciato un vuoto grande quanto otto vite, si presenta in ufficio il M.llo in quiescenza Connola, Ciro per tutti.
Ciro è agitato. Mi dice che deve andare in Francia, sul luogo dell’incidente; chiede a me, che ci sono stato a poche ore dall’accaduto, l’esatta posizione sulla cartina, ma non sono di grande aiuto.
Vuole piantare una croce di legno, e mi porta in Linea Volo per vederla: ancora non è verniciata, ma sarà trattata per resistere al meglio alle intemperie. Faccio il burocrate, e gli prospetto problemi con il proprietario. Mi tranquillizza: si informerà a chi appartiene il terreno e chiederà il permesso.
Qualche giorno dopo arriva una foto: la croce è stata messa nei pressi del campo. Ad accompagnare Ciro, in un viaggio in macchina di 3200 km totali, ci sono il LGT Mario Donadei ed il PM Crescenzo Depalo (per gli amici Enzo).
Marzo 2009
Sono in viaggio in aereo civile con circa 50 familiari dei nostri amici per quel campo, verso quella croce. Al nostro arrivo il Lgt. Romeo Liaci è già la, con un secchio di vernice, per ritoccarla.
E’ venuto in macchina, assieme a M.llo Nico Zurlo, il PM Antonio Malerba ed il M.llo Giovanni Corvaglia, percorrendo sempre 3200 km. Anche un nutrito gruppo di Aerosoccorritori dell’83° Centro sono venuti in macchina sino a quel luogo.
Ottobre 2009
Viene realizzato un monumento in Italia, una stele su disegno del maestro Carmelo Conte con un medaglione di bronzo creato dallo stesso artista.
Viene inoltre collocata una Aquila Turrita, sempre in bronzo,regalata dal maestro Luciano Zanelli, a rappresentare l’Arma Aeronautica.
Il monumento assemblato parte qualche settimana in anticipo per la Francia, per essere pronto per il primo anniversario del triste evento.
Ad aspettarlo in quel campo però ci sono già Ciro e Romeo. Seguono attenti i lavori di posa.
Poi abbelliscono il sito, piantando fiori e preparando un tappeto di color verde per mitigare la visione fredda di quel posto.
Sono nuovamente venuti in macchina, altri 3200 km.
Sul posto incontrano i coniugi Verdolini, Vanda e Rino, venuti in macchina da Brescia. Rino è un sottufficiale del 6° Stormo recentemente in quiescenza.
Sono li, principalmente perchè hanno stretto un legame molto forte con alcuni dei Parenti dei nostri amici. Il loro ‘bambino’, talvolta me ne dimentico, è uno dei giovani e bravi piloti dell’84° Centro. Ma Rino e Vanda hanno oramai un legame proprio con il Centro che va oltre questo ‘dettaglio’.
Il 23 Ottobre arrivo sul posto con aereo AM, assieme a circa 100 persone tra Parenti e personale dello Stormo; Vanda gentimente mi fa da traduttrice personale. La cerimonia, a cui partecipano le massime autorita aeronautiche militari italiane e francesi, è molto toccante.
Aprile 2010
Ciro è nuovamente nervoso. Mi chiama: “Comandà io ti devo parlare“.
Deve andare in Francia. Deve completare il monumento, vuole pavimentare la zona, per non far crescere l’erba. Rifaccio il burocrate, ma poi mi lascio coinvolgere dal suo progetto. Quindi coinvolgiamo il Mastro Carmelo Conti, per non alterare con il nuovo lavoro la sua opera. Informo i Parenti, e Luigi Tommasi, il papà di Massimiliano, ha un intuizione:
Creare un sistema di illuminazione a pannelli solari, per fare luce nelle lunghe notti francesi.
Giugno 2010
E’ il 2 Giugno e Ciro, Romeo, ed Enzo, partono con un furgone a noleggio per la Francia, con il marmo acquistato in Italia, ed il sistema luminoso realizzato dal Sig. Tommasi assieme ad altri Parenti.
Luigi ha fatto intagliare una pietra leccese e vi ha nascosto dentro le lampade a led per illuminare il monumento. Nel furgone c’è anche la ‘centrale elettrica’, come la chiama Ciro, ovvero il pannello solare e le batterie per completare il sistema. Percorrono 3200 Km e per la strada Rino e Vanda si uniscono a loro.
I Pugliesi poseranno i marmi ed installeranno il sistema di illuminazione, mentre i Verdolini si occuperanno di scavare la montagna di terra dietro al monumento e dei lavori di giardinaggio.
Appena arrivati, già il palo per il pannello è al suo posto.
Il giorno dopo completano i lavori e sistemano anche l’area ove è ancora collocata la croce in legno.
Assieme a noi si sono radunati il Sindaco di Vaubécourt , Madam Martine Aubry, il Sindaco di Lisle en Barrois, Alain Chaudron, il Sig. Bernard Borghini, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica Francese, il Colonnello Michel Parisot, Colonel Honorair dell’Armèe dell’Air Francaise e delegato Generale Aggiunto del “Souvenir de France” della Regione della Meuse, e l’Addetto Aeronautico presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, il Colonnello Maurizio Epifani.
La sera prima abbiamo ammirato il monumento di notte, con il meraviglioso sistema di illuminazione notturna.
Di giorno il senso di meraviglia è sparito.
Arriva la tristezza, e l’irrazionale speranza di vedere, come se fossero li nascosti, i nostri amici apparire tra le spighe di frumento che hanno preso il posto della coltivazione di colza. Un minuto di silenzio e depositiamo rose rosse ai piedi del monumento.
Ci spostiamo nel Municipio di Vabecourt, dove ringraziamo tutti coloro che privatamente hanno partecipato a questa piccola spontanea cerimonia. In particolare il Col. Maurizio Epifani, sempre pronto a farsi coinvolgere in prima persona dai nostri progetti.
Mi congedo da Ciro, che con gli altri sta ripartendo in pulmino per l’Italia. Ma prima mi fa l’elenco dei lavori che farà il prossimo anno….e mi minaccia che io sarò inevitabilmente li con lui.
Come definireste Ciro, Romeo, Enzo e gli altri ‘Complici’ sopra citati?
Semplice. Io li definirei per quello che sono:
Gente del Quindicesimo
Magg. Andrea PALERMO
Comandante l’84 Centro CSAR Brindisi
dal 2008 al 2010
Sino Alle Radici
Origini e cronistoria dei reparti della Regia Aeronautica che costituiscono le radici del 15° Stormo
La storia del 15° Stormo, così come lo identifichiamo oggi nella “numerazione” sua e dei suoi reparti operativi (Gruppi e Squadriglie), richiede di essere rievocata attraverso la storia dei reparti da questi stessi numeri contraddistinti – reparti costituiti a seguito della nascita dell’Aeronautica Militare come Forza Armata – taluni disciolti al termine del secondo conflitto mondiale, altri sopravvissuti o ricostituiti successivamente.
Il 15° rappresenta oggi la sintesi della continuità operativa di reparti che originariamente operarono in diverse specialità; sciolto come unità organica l’8 settembre 1943 e ricostituito il 1° ottobre 1965, il 15° Stormo è oggi la fusione epica e storica…
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Leggi tutto “Sino Alle Radici”
XV Aerobrigata
– di J.F. Catrin –
Molti chiedono notizie di questa non molto conosciuta e celebrata grande unità aerea, alcuni finanche di conoscere i motivi per i quali all’art.5 dello statuto dell’Associazione sia previsto che si possano iscrivere “…coloro che in qualsiasi epoca siano appartenuti alla 15^Aerobrigata…” Leggi dunque l’articolo e vedrai che “est modus in rebus”! Leggi tutto “XV Aerobrigata”