I VENTI ANNI DELLA ASSOCIAZIONE “GENTE DEL15”

Associazione “Gente del 15°”

L’Associazione e le gener-azioni della “Gente del 15°”

per

la preserv-azione del passato

la fortific-azione del presente

l’edific-azione del futuro

Era il 13 giugno 1995 quando noi del 15° Stormo decidemmo di costituire la nostra Associazione, il luogo dove depositare il nostro patrimonio genetico, il nido dove custodire, alimentare e perpetrare la “specie”. Prima di raccontare di noi, ci piace rievocare quei momenti e descrivere l’essenza dei sentimenti che abbiamo voluto affidare all’Associazione attraverso le parole di un Uomo speciale di questa Gente speciale, Antonio “Totonno” Toscano:

 “Un giorno un gruppo di noi interpretò molti dei sentimenti che albergano in noi; un gruppo che ha saputo interpretare per il meglio ciò che era nell’aria e fu così che a loro opera meritoria, fu fondata l’Associazione Gente del 15°. Non fu popolo, non fu mira di potere, non fu piacere individuale; fu nobilissima interpretazione di stato d’animo, per contribuire a tenere sempre saldi i comuni vincoli di sentimento generale. Costoro hanno il merito di aver ben interpretato quello che serviva a noi per non cessare di coniugare esperienze passate, con presente e futuro. L’Associazione è una proiezione che riporta tutti a vivere laddove c’era prima la dimensione del dimenticare… Nell’Associazione si prende atto che ci sono comunanze; viene messa a fattor comune l’esperienza di tutti, in modo che tutti hanno la stessa voglia di vivere, di crescere ed invecchiare insieme; questo credo sia lo spirito dei fondatori dell’Associazione…. L’Associazione è un banco di prova di come si può meglio vivere, di come si può comunicare, di come si fa festa, di come rendersi partecipe delle vicissitudini dei colleghi ancora nella fucina, di come rendere onore alle memorie di come far sapere ai nuovi la propria esperienza, come, come, come e non perché…”

Siamo sicuri, ora, che i pochi che ancora non ci conoscono potranno apprezzare da queste parole chi siamo e cosa vogliamo fare.

Siamo sempre stati molti sin dall’inizio, praticamente tutto lo Stormo, allora diviso geograficamente come oggi, ma come oggi unito spiritualmente, e tutti insieme decidemmo di “costruirci” un’Associazione che fosse efficiente nell’organizzazione, dinamica nelle attività, insostituibile nelle ragioni alla base della sua esistenza. Ci riuscimmo così bene che quest’anno, nel 2015, celebriamo il nostro 20° anniversario e stiamo ancora crescendo, sì stiamo crescendo sempre perché il 15° Stormo cresce, dai 3 Centri ed 1 Gruppo della nostra fondazione, oggi possiamo guardare a 5 Centri ed 1 Gruppo, il tutto potenziato dalle tante altre articolazioni di uno Stormo che, finalmente, dopo Ciampino e Pratica di Mare, ha trovato a Cervia un “suo” aeroporto.

Ricordiamo allora chi siamo, usando le parole che, nello Statuto, descrivono i sentimenti e l’impegno di allora, di oggi di sempre.

Gli scopi dell’Associazione

  • rinsaldare e mantenere vivi lo spirito e le tradizioni del 15° Stormo;
  • stabilire e rinsaldare vincoli di amicizia e di solidarietà tra coloro che sono appartenuti e appartengono al Reparto;
  • promuovere ed organizzare incontri tra anziani del 15° Stormo in servizio ed in congedo con i giovani che militano nel Reparto.

Chi appartiene all’Associazione

Possono iscriversi all’Associazione tutti coloro che in qualsiasi epoca siano appartenuti al 15° Stormo, alla 15ª Aerobrigata, alla R.M.L. (Ricognizione Marittima Lontana), alle Squadriglie di Soccorso Aereo. Possono essere ammessi all’Associazione quali Soci Ordinari anche coloro che, pur non essendo in forza organica, abbiano prestato o prestino servizio presso il 15° Stormo sotto qualsiasi forma, sia che essi appartengano all’Aeronautica Militare sia che ad altre Forze Armate o Corpi Armati dello Stato.

I suoi Soci

SOCI FONDATORI: sono tutti gli iscritti entro il 20 giugno 1995.

SOCI ORDINARI: sono tutti coloro che maturino il requisito in data successiva al 10 giugno 1995;

SOCI BENEMERITI: sono amici e simpatizzanti che abbiano acquisito meriti rilevanti presso il Reparto;

SOCI ONORARI: sono personalità di rilevanza nazionale che abbiano acquisito particolari titoli verso il Reparto o verso l’Associazione.

Organizzazione

ASSEMBLEA GENERALE

L’Assemblea Generale è costituita dai Soci Fondatori e dai Soci Ordinari; i Soci Onorari possono prendere parte all’Assemblea.

PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE

L’Associazione è rappresentata legalmente dal Presidente che è coadiuvato da due Vice-Presidenti i quali esercitano tutti i poteri di cui il Presidente li abbia investiti per delega e lo sostituiscono a tutti gli effetti in caso di sua assenza o impedimento. La carica di 1° Vice-Presidente viene assunta per Statuto dal Comandante in carica del 15° Stormo.

CONSIGLIO DIRETTIVO

L’Assemblea è retta dal Consiglio Direttivo composto dal Presidente, dai due Vice-Presidenti e da sei Consiglieri di cui uno assolve anche le funzioni di Segretario. La carica di 1° Vice-Presidente passa da un Comandante all’altro sotto la stessa data del cambio di Comando.

In aggiunta all’Atto notarile di costituzione ed allo Statuto, il funzionamento dell’Associazione è regolato da un Regolamento che più dettagliatamente stabilisce compiti ed attività e da alcune direttive che gestiscono le comunicazioni ed il sito web.

Ma tra il documento che meglio di tutti interpreta la visione della Gente del 15° e  traccia la continuità dell’azione nel futuro è il “Manifesto di Ostia”, stilato da Consiglio Direttivo il 15 Giugno 2007. I 5 punti cardine di questo documento evidenziano i valori dell’Associazione ed il loro collegamento a campi di azione, secondo una linea evolutiva ambiziosa e concreta, dalla portata pratica ma anche spirituale. Molti sono i sodalizi che si reggono sui “tradizionali” strumenti ordinamentali, Statuti e Regolamenti, ma l’AG15 è unica nell’essere retta nello spirito da un visionario Manifesto di Intenti e di Azioni.

I suoi punti, in sintesi:

  1. Noi e i nostri Miti: vi manifestiamo il riconoscimento del valore e le gesta dei nostri predecessori, raccogliamo il testimone e custodiamo, tramandandolo, il fuoco spirituale della Gente di sempre;
  2. Noi e il Tempo: ci confrontiamo con il tempo che stabilisce la grandezza o meno delle nostre cose e con essa la sorte della loro memoria, noi quindi assumiamo l’impegno ad operare affinché sempre si possa riconoscere che le nostre idee sono meritevoli del rispetto del Tempo;
  3. Noi e i nostri Giovani: questa è la linea strategica, il futuro: avvicinare i giovani di tutti i Reparti che affondano le radici nel 15°Stormo e nel Soccorso Aereo, affinché attraverso le loro nuove esperienze, la loro fresca sensibilità i Valori della nostra Gente si possano vestire dell’attualità delle problematiche emergenti e continuare a crescere e ad essere proposti con la forza che può venire solo dalla loro concreta applicazione;
  4. Noi e gli altri ancora come noi: l’unione delle forze delle diverse generazioni di una Gente può moltiplicare la loro somma, agisce da catalizzatore per l’aggregazione delle associazioni della gente aerospaziale, da voce ai pensieri e sviluppa questa cultura;
  5. Noi tutti e il mondo aerospaziale: l’ambiziosa visione evolutiva, l’irrefrenabile voglia di lasciar librare alto il pensiero sopravanzando ogni altra realtà, precorrendo tecnologie e aspettative, preconizzando modi di vivere impensabili. E’ il carattere genetico dominante nel mondo aeronautico quello di proiettarsi in avanti e con altruismo condividere ogni risultato raccolto, è a questo stile di vita che vorremmo seguitare a contribuire e con esso vivere il futuro.

E’ questo un semplice estratto del Manifesto di Ostia, l’intero suo testo è pubblicato, come tutti i documenti di organizzazione, nel sito web dell’AG15: www.gd15.it

Ancora una cosa importante, la comunicazione. Il sito web dell’AG15 è uno strumento molto versatile per tenere sempre aggiornati tutti i Soci, ma non solo loro, di quanto accade nel mondo del 15° e della sua Associazione, in esso abbiamo riposto tutte le testimonianze della nostra storia, documenti, ricerche, articoli scritti da esperti conoscitori o amanti delle nostre cose, vi sono gli spazi dove possono pubblicarsi, per raccontare a tutti, gli interventi reali di Soccorso, le esercitazioni, la vita sociale della Gente e dello Stormo.

Per comunicare, insomma, quella voglia di stare insieme e di “fare” che è alla base della nostra esistenza.

Mammajut!

La Gente del 15°

GDP

COSCRITTO SCELTO ALFIERE REPARTO

Seguo il suggerimento rivolto tempo fa alla nostra Redazione: quello di pubblicare sul sito l’articolo scritto qualche anno prima da Roberto De Donatis, a ricordo del servizio di Alfiere svolto  per il Cambio della Guardia al Quirinale.

Prima del trasferimento a Cervia, il 15° Stormo e la sua Bandiera di Guerra  concorrevano ad assicurare, a rotazione tra i Reparti delle F.A. definiti dal Comando Militare della Capitale, il servizio di Guardia d’Onore al Palazzo del Quirinale.

Oggi la cerimonia del Cambio della Guardia viene effettuata con modalità diverse da quelle descritte nell’articolo che ci accingiamo a pubblicare, nel senso che,  giornalmente e salvo diversamente disposto, la Cerimonia si svolge non più all’interno del Cortile d’Onore ma interamente sulla piazza del Quirinale, con lo schieramento su di essa dei Reparti interessati e con un “cerimoniale” che giorno dopo giorno riesce sempre a riempire la piazza di spettatori.

 Al nostro Alfiere  che scrisse  l’articolo, rimase impressa “ ….la nobile figura di un vecchio, dal volto scavato da rughe profonde, dall’aspetto fiero, il sorriso commosso, il quale, posto sull’attenti, salutava la Bandiera”; e questa immagine,   il nostro Alfiere volle conservare scolpita nella memoria per tutte le volte che si sarebbe trovato davanti alla sacralità del tricolore.

  COSCRITTO SCELTO ALFIERE REPARTO

[dal  NEC IN SOMNO QUIES Vol. 2 (1985-1995) pag.21]

Ricordo che la prima volta che mi fu ordinato di svolgere il Servizio di Alfiere al Gruppo Bandiera, nella cerimonia del cambio della Guardia al Palazzo del Quirinale, fui pervaso da un crogiolo di sentimenti diversi: orgoglio per la fiducia che veniva in me riposta e, nel contempo, timore per la responsabilità che avrei avuto.
La mente mi tornò alle parole di un ufficiale superiore, nostro insegnante al 96° Corso per Allievi Ufficiali di Complemento:  “La  Bandiera di Guerra di un Reparto di Volo rappresenta il simbolo più alto e significativo della storia e della vita degli uomini che per essa hanno lottato, spesso a prezzo della stessa vita”.
Nei giorni immediatamente precedenti a questo mio primo servizio di rappresentanza, mi trovai a leggere la storia del 15° Stormo e della sua Bandiera di Guerra alla quale sono state conferite tre Medaglie d’Argento nel segno del riconoscimento dello Stato alla ininterrotta attività operativa dello Stormo.
Mi fu spiegato dai due Marescialli di scorta alla Bandiera quali fossero le procedure formali e le mie competenze durante la cerimonia. Essi, sapendo che l’emozione mi avrebbe reso meno lucido, mi rassicurarono che in ogni momento della cerimonia non avrebbero mancato di suggerirmi sul da farsi: “Alzi la Bandiera”, “Abbassi la Bandiera” e perfino “Avanti march”.
Venne il giorno della cerimonia e la mia preoccupazione maggiore era se avessi avuto la marzialità necessaria durante la cerimonia.
Quando fu il momento di prendere la Bandiera, io e i due Marescialli entrammo nella stanza del Comandante: il suo sguardo fu più loquace di qualsiasi discorso.
Durante il trasferimento da Ciampino verso la Caserma Montezemolo in Roma, cercai di distrarmi osservando gli antichi ruderi romani, che costeggiavano la via Appia su entrambi i lati.
Nella Caserma, dove ci unimmo alla Compagnia Avieri che garantisce il servizio di guardia al Quirinale, la sosta fu piacevole.
Prima dell’inserimento del Gruppo Bandiera nello schieramento, i Marescialli di scorta ebbero un bel da fare affinchè io non conficcassi il puntale della Bandiera in qualche muro del vano scale, piuttosto basse rispetto alla lunghezza dell’asta.
Finalmente giungemmo al Quirinale, dove dopo una breve attesa si formò nella Dataria il raggruppamento con la Banda Musicale. Il Comandante della Guardia, il Gruppo Bandiera e la compagnia degli Avieri V.A.M..
Sicuramente fu quello il momento più emozionante della cerimonia. Lo schieramento uscì dalla Dataria, marciando tra due ali di folla di turisti e curiosi nella Piazza del Quirinale fino a scomparire, poco dopo, nell’ingresso del palazzo stesso.
La tensione che si prova in quei momenti, è dovuta a diversi fattori: la difficoltà di stare a passo con la musica della banda mentre la gente applaude, la lunga asta della Bandiera sollecitata dal vento provoca leggeri sbandamenti, il drappo della Bandiera spesso finisce sugli occhi ostruendo la visuale dell’Alfiere.

Eppure è proprio grazie alla concentrazione derivante da tali difficoltà, che si riesce a tenere il passo giusto, l’asta salda tra le mani, il lembo della Bandiera teso in modo che non vada a finire davanti agli occhi.

La guardia – 24 ore dopo – lasciò di nuovo il Quirinale e attraversò la piazza per tornare nella Dataria da dove avrebbe abbandonato il palazzo.

Fu in quel breve tragitto che mi capitò un’esperienza, che lascio in me un profondo senso di orgoglio, rinnovato ogni qualvolta ho avuto modo di svolgere questo servizio. Tra la folla, durante il passaggio della Bandiera, vidi la nobile figura di un vecchio, dal volto scavato da rughe profonde, dall’aspetto fiero, il sorriso commosso, il quale, posto sull’attenti, salutava la Bandiera.
E’ questa l’immagine che voglio conservare scolpita nella memoria ogni volta che mi troverò davanti alla sacralità del tricolore.

 Roberto DE DONATIS

Qualche anno dopo, non più Ufficiale subalterno come il nostro alfiere ma quasi alla fine della mia carriera e vita aeronautica , mi sono trovato a vivere la stessa emozione; il luogo è sempre il Quirinale, la cerimonia è sempre quella del Cambio della Guardia e sono   Assistente Militare ed Aiutante di Campo per l’Aeronautica del Presidente della Repubblica Azelio Ciampi.
Sono di servizio e già altre volte ho “presenziato” come previsto  alla  cerimonia del cambio della guardia; ma oggi c’è qualcosa di diverso. Dopo il passaggio di consegne tra il Comandante della Guardia “smontante” ed il Comandante della Guardia “montante”, il Reparto che lascerà la piazza del Quirinale ed entrerà nel Cortile d’Onore è il mio reparto, il 15° Stormo.
E la bandiera è la Bandiera di Guerra del 15° Stormo, che ho servito ed onorato per tanti anni…. Sono posizionato al centro del portone principale del palazzo, osservo la Bandiera ed i due plotoni di avieri della Compagnia d’Onore che avanzano verso di me….
Mi faccio da parte per farli passare ed osservo …la mia Bandiera che entra nel  palazzo; sono in posizione di attenti e la saluto, riconosco nei componenti della scorta i  miei vecchi compagni dell’85° Gruppo SAR ………mi tornano in mente in un solo colpo tutte le immagini della mia vita trascorsa al Reparto. La commozione prende il posto dell’emozione.

E ricordo che anche io, in quel momento, ho avuto lo stesso pensiero dell’insegnante al 96° Corso per Allievi Ufficiali ricordando il mio Reparto e quanti lo avevano condiviso con me:  “La  Bandiera di Guerra di un Reparto di Volo rappresenta il simbolo più alto e significativo della storia e della vita degli uomini che per essa hanno lottato, spesso a prezzo della stessa vita”.

Il Premio Internazionale “La Terra di Padre Pio”

di ODL

 

Dopo la ricerca delle motivazioni di concessione delle onorificenze al 15° Stormo ed al personale dipendente, effettuata di recente per il loro inserimento all’interno del sito della Associazione Gente del Quindicesimo, mi sono imbattuto per caso nella notizia di un ulteriore premio consegnato nel 1999 all’ Aeronautica Militare, di cui alcuni articoli di stampa e foto mi sono state cortesemente messe a disposizione dal Magg. Cosimo Crafa.

 

Si tratta del Premio Internazionale La Terra di Padre Pio che, destinato a persone o organismi che si adoperano per “sollevare dalle sofferenze il prossimo”, fu assegnato dal  Comitato Permanente all’Aeronautica Militare per “ l’encomiabile opera di soccorso che gli uomini del 15° Stormo e della 609^ Squadriglia del 9° Stormo di Grazzanise portarono alle popolazioni  di Sarno e Quindici duramente colpite dagli eventi del 5 e 6 maggio 1998.”

Il premio fu consegnato a Pietrelcina dal Sindaco Domenico Masone  nel corso di una cerimonia svoltasi il 17 maggio 1999 in una cornice di particolare apprezzamento per l’encomiabile opera di soccorso ed alla presenza del Capo di Stato Maggiore Gen. S.A. Andrea Fornasiero, del Comandante della Squadra Aerea Gen. S.A. Arnaldo Vannucchi, del Comandante del 15° Stormo Col. Carmine De Luca, del Comandante del 9° Stormo Roberto Angelozzi e di una nutrita rappresentanza degli equipaggi che operarono in quella fatidica notte di terrore e spavento, tutti insigniti di medaglia d’argento al valore aeronautico: Romagnuolo, Ivaldi, Greco, Bove, Barone, Esposito, Simonetti, Fumagalli, Capaci, Barni, Leonelli, Di Fonzo, Pagano, Cavallaro, Lamberti, Moscato, Di Lauro, Pessolano e Scrimo.

Ho ritenuto doveroso e d’obbligo riportare questa ulteriore testimonianza di valore dei nostri equipaggi.

Per il ricordo dei Caduti di Creola di Saccolongo

“Sciagura aerea ieri mattina a Creola, a 10 km da Padova. Un elicottero militare Agusta-Bell 204 B – appartenente al 15° Stormo di soccorso dell’Aeronautica militare di stanza a Grottaglie, in provincia di Taranto – è precipitato ed è esploso nell’impatto col suolo. I cinque membri dell’equipaggio sono  morti: capitano pilota Michele Grande. 27 anni, di Cavallino (Lecce) ; maresciallo Benito Stasi, 42 anni. di Taranto; maresciallo Alfredo Miccoli, 41 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi) ; sergente Francesco ‘ Santoruvo. 30 anni, di Bitonto (Bari) ; sergente Salvatore Pinto, di 21 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi).  Leggi tutto “Per il ricordo dei Caduti di Creola di Saccolongo”

In ricordo di Luigi Comito

di Carlo Dessy

L’onestà fu il suo ideale, la famiglia il suo affetto, il lavoro la sua vita.

Forza, tenacia, onestà, spirito di corpo, amicizia, disponibilità ed operosità: questo sei stato tu caro amico. Sei andato via all’improvviso. Sei andato via in silenzio, senza motivo.

La tua dipartita inattesa e rapida lascia un grande vuoto fra tutti quelli che ti erano amici e che ti amavano e ora dovremmo rassegnarci al fatto che non ti rivedremo più, ma ogni giorno cercheremo di rivederti nel ricordo del tempo trascorso insieme, compagni in mille occasioni e meravigliose avventure. Nessuno potrà mai cancellarti dal nostro cuore. I veri amici sono quelli che non lasciano mai il tuo cuore, anche se lasciano la tua vita per un po’. Anche a distanza di anni, ricominci con loro proprio dove hai lasciato, e anche se muoiono non sono mai morti nel tuo cuore. Tu sei uno di quelli, ci mancherai Americano. Tu non ci hai lasciati: ci hai solo preceduti. Non ci hai abbandonati: sei solo andato avanti su una strada che prima o poi percorreremo tutti. Un giorno ci incontreremo di nuovo e allora ci abbracceremo e insieme torneremo a sorridere. Ciao Luigi….. ciao Americano.

Salutaci tutti i nostri cari compagni di tante avventure, quelli che ti hanno prematuramente preceduto, siamo certi che vi siete già ritrovati, siamo sicuri che nel loro Spirito ti abbracceranno e si prenderanno cura di te e ora potrai passare tanto tempo con loro a parlare di noi e di tante cose vissute insieme, e, siamo certi, che da lassù, insieme, vi prenderete cura di tutti noi. Sei stato una grande persona e siamo tutti orgogliosi di averti conosciuto e di esserti stati amici, abbiamo perso un grande uomo e sentiremo tantissimo la tua mancanza. Si dice sempre che non muore mai chi vive nel cuore di chi resta. Sarà anche vero, ma oggi il dolore é grande e il nostro unico desiderio é rivederti e darti ancora un abbraccio. La tua morte inattesa e rapida lascia un  grande  vuoto fra tutti coloro che ti hanno amato. Ai tuoi cari: tua moglie Maria Luisa, i tuoi figli Fabrizio, Alessio e Andrea che ora hanno subito questa grave perdita e che ora, vivendo questo momento, hanno solo lacrime sul viso e enorme tristezza nel cuore trasferiamo tutta la nostra solidarietà e unendoci a loro in questo grave momento chiediamo di continuare a vivere nel tuo ricordo, pensandoti  sempre vicino a loro, cosi come lui avrebbe voluto, cosi come lui é sempre stato. Continuando ad amarlo nel ricordo cosi come era amato in vita. Lui sarà sempre un Marito e padre esemplare che lascia alla moglie e ai figli una eredità di fede e di amore. Ricordandoci che coloro che ci hanno amato e che abbiamo amato non se ne vanno, ci camminano accanto ogni giorno, invisibili, inascoltati, ma sempre vicini, ancora amati, sempre a noi mancanti ma molto cari. Niente e nessuno potrà riportarti indietro Luigi. Senza di te ci mancherà  un pezzo del nostro gruppo, dei nostri amici e colleghi. Ci mancherà per sempre il tuo sorriso e la tua generosità. La tua assenza é dura da sopportare ma sei volato in cielo e l’unica cosa che possiamo fare é continuare a vivere portando nel cuore il tuo ricordo.

Ciao Luigi…. Ciao Americano: Con rimpianto e tenerezza infinita ti ricorderemo e preghiamo per te.

 

Mammajut