Al Sacrario dell’Aeronautica per il ricordo dei nostri caduti

AVVISO

L’Associazione Gente del 15° informa che mercoledì 18 Agosto alle ore 09.30, nel 37° anniversario dell’incidente che nel 1984 ne causò il decesso , sarà ricordato presso il Sacrario dell’Aeronautica al Cimitero del Verano, il Maggiore Pil. MAVA Francesco Asti, Caduto nel corso di una missione notturna di soccorso in mare al largo di Ponza con elicottero HH3F del 15° Stormo, per il recupero e trasporto in ospedale di un marinaio di un sommergibile francese.

Nel corso della medesima cerimonia sarà ricordato nel 50° Anniversario della scomparsa, il Cap. Pil. Angelo Natale,  deceduto l’11 agosto del 1971 a seguito di incidente aereo occorso durante lo svolgimento di una missione addestrativa sulle acque del lago di Bracciano con il velivolo HU-16.

La funzione religiosa sarà officiata da don Marco, cappellano militare del 15° Stormo; la partecipazione alla cerimonia è vincolata al rispetto delle norme anti covid in vigore, previa comunicazione telefonica a Sabatino Martellucci (85° Centro SAR) oppure al seguente indirizzo email:  segreteria@gentedelquindicesimo.it

E’ possibile accedere al Cimitero in auto e raggiungere agevolmente il Sacrario; al suo interno, per il ricordo dei Caduti e degli amici scomparsi, le norme in vigore non consentono la deposizione di fiori.


 

 

Festeggiamenti a Cervia per il 90° Anniversario del 15° Stormo

Cervia – 29 giugno 2021

I festeggiamenti di solito assumono particolare importanza e rilevanza in corrispondenza dei 25, dei 50, dei 75 per non parlare poi dei 100 anni di ricorrenza da un evento o dalla costituzione di un Reparto.

Ma anche i 90 anni sono un traguardo considerevole, e così il 29 giugno il 15° Stormo ha ricordato e festeggiato il 90° Anniversario della sua costituzione, avvenuta il 1 giugno del 1931. Leggi tutto “Festeggiamenti a Cervia per il 90° Anniversario del 15° Stormo”

Uomo in imminente pericolo di vita trasportato da Ponza a Latina a bordo di un elicottero HH-139A dell’A.M.

TRASPORTO SANITARIO D’URGENZA


Nel pomeriggio di oggi (24/06/2021), un elicottero HH-139A dell’85° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare è stato allertato per effettuare il trasporto d’urgenza dall’isola di Ponza (LT) di un uomo in imminente pericolo di vita.

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IN RICORDO DI GIANMARCO BELILLO….

Insieme a Papò credo che Gianmarco Belillo sia stato il sub più conosciuto della nostra Aeronautica; certo i giovani no, ma i diversamente giovani (come me) sicuramente lo avranno sentito nominare almeno una volta.

Così lo descrive il suo compagno d’Accademia del corso Urano 2° Bruno Servadei : “un leader nel suo campo, quello della sopravvivenza in ambiente ostile e dell’escursionismo. Una vita, la sua, dedicata allo sport all’aria aperta con qualsiasi mezzo, dalle gambe alla bici, dagli sci alla canoa o la barca a vela.”

Se ne andato lasciando un vuoto tra gli amici che lo ricorderanno sempre con grande affetto e con i quali condivideva sempre i suoi momenti più belli. Ecco una foto, forse l’ultima scattata a maggio del 2021 per festeggiare il suo compleanno con tutti gli istruttori sub che lui stesso aveva formato, poco prima della improvvisa emorragia cerebrale che lo aveva colpito.

 Di lui scrive ancora il nostro socio Giangavino Cuccu: “Penso che tra i piloti e gli equipaggi d volo dell’AM, solo in pochi non abbiano avuto l’opportunità di conoscere  Gianmarco Belillo. Elemento di punta della “squadra del grande Papò, ci ha insegnato a sopravvivere nei corsi al Terminillo, seguito spesso dal suo inseparabile pastore tedesco, e sul lago di Bracciano dove ci ha fatto da istruttore fin’anche nei corsi di vela. Come tutti gli Ufficiali del Ruolo Normale ha dovuto “subire” anche un periodo d’impiego allo Stato Maggiore ed in quella circostanza ci siamo trovati ad essere “vicini di scrivania”. Eravamo nell’Ufficio Pubblica Informazione ed in quell’anno l’attività era molto intensa per tutti noi perché si era scatenata una vivace campagna di stampa rivolta verso l’Aeronautica  a seguito dell’incidente di Ramstein e per il riacutizzarsi delle fantasie riguardanti la tragedia di Ustica. Ma anche in questa attività per lui tutt’altro che usuale, si muoveva con professionalità, calma e saggezza. Era una bella persona ed è stato un vero piacere averlo potuto frequentare e continuare ad attingere alla sua straordinaria fonte di esperienze.”

Non rimane che riconoscerlo in qualche vecchia fotografia:

Mammajut

Una persona eccezionale ci ha lasciato

“Quando un pioniere del soccorso ci lascia il suo operato passa alla storia. E tanto più sarà ricordato dagli altri amici e colleghi in proporzione ai valori che ha saputo trasmettere nel suo quotidiano lavoro di squadra. Il suo ricordo sarà indelebile.”


Oggi siamo addolorati nel dare comunicazione che Mario Catini, l’amico e compagno di tante ore di volo, uno dei Soci Fondatori della nostra Associazione ci ha lasciato per spiccare il suo ultimo volo. Leggi tutto “Una persona eccezionale ci ha lasciato”

Auguri di Pasqua 2021

Carissimi Soci, carissime amiche e amici dell’Associazione.

Mancano poche ore alla ricorrenza della Santa Pasqua che, purtroppo, anche quest’anno cosi come quello trascorso, ci vede costretti e limitati nelle nostre libertà di movimento che, purtroppo, si sono rese necessarie per far fronte al continuo dilagare dell’emergenza pandemica.

Eppure questa volta si intravvede all’orizzonte un barlume di speranza, una luce in fondo al tunnel che ci fa pensare che siamo ormai prossimi alla fine di questa emergenza. La campagna vaccinale, unico vero strumento per uscire da questa tragedia, anche se con qualche difficoltà iniziale, sta prendendo sempre più corpo e certamente i suoi effetti benefici potranno concretizzarsi già con l’inizio dell’estate. Leggi tutto “Auguri di Pasqua 2021”

IL MONTATORE

di Sabatino Martellucci

 

A Leone

Nella seconda metà degli anni 70 del secolo scorso si produceva un fumetto tascabile, per adulti, dal nome “IL MONTATORE, potete immaginare la mia sorpresa quando arrivato alla Scuola Sottufficiali di Caserta “Mario ANELLI” scoprii di essere stato inquadrato nella categoria Montatori.

Da lì a breve avrei scoperto quanto il corso mi avrebbe impegnato nello studio di materie quali aerodinamica, costruzioni aeronautiche, idraulica, oltre alla pratica in officina, dove la lima la faceva da padrona, e sul campo di volo di Capua, dove si imparava a smontare e rimontare il ceppo frenante dell’aeroplano. Sempre seguiti dai vecchi Montatori, Marescialli istruttori che ci incantavano con i loro racconti, storie imperniate sulle mille sfaccettature delle Specializzazioni che da lì a poco, una volta arrivati al Reparto, ci avrebbero coinvolto.

E si perché le altre categorie non lo ammetteranno mai, ma il MONTATORE non era semplicemente un manutentore. Alle origini era falegname, poi diventato lattoniere; si poteva occupare di comandi di volo oppure di impianti idraulici, era un capo velivolo nei reparti caccia, Load-Master nei reparti trasporto, ossigenista, addetto all’AGE, oppure ai controlli non distruttivi (CND).

Il 23 agosto 1985, una volta arrivato a Ciampino, all’85° gruppo del 15° Stormo dotato a quel tempo degli elicotteri Sikorsky HH3F, capii subito che tutto quanto fatto e letto durante il corso sarebbe finito nel cassetto della mia conoscenza. Dopo qualche mese ritornai a Caserta per frequentare il corso Ala Rotante, l’elicottero era diventato il mio vettore. Dalla formula P=1/2 ρ V2 S Cp (della portanza) passavo alla più nobile definizione attribuita allo stesso Sikorsky ”il calabrone per il suo peso e la sua conformazione non potrebbe volare, ma lui non lo sa e vola lo stesso”…oppure, meglio ancora a quella di Leonardo «Trovo, se questo strumento a vite sarà ben fatto, cioè fatto di tela lina, stopata i suoi pori con amido, e svoltata con prestezza, che detta vite si fa la femmina nell’aria e monterà in alto», per un più nobile impegno: la Ricerca ed il Soccorso.

Il rotore principale, con il suo piatto rotore che permette il volo stazionario e quello traslato, il rotore di coda, necessario per contrastare l’effetto giroscopico, le scatole ingranaggi e la trasmissione principale formate da ruote dentate, create con precisione microscopica che trasferiscono il moto dal piano longitudinale a quello verticale. L’AFCS (Auxiliary flight control sistem), quella sorta di scatola magica dove gli input dei comandi del pilota tramite il ciclo il collettivo e la pedaliera, venivano miscelati e trasmessi alla testa rotore, senza tralasciare gli impianti idraulici e il carello.

Tornato al Reparto trovai i colleghi, dal Capo Pucci Renzo per passare a Claudio Spadoni, quello che veniva dalla Sperimentale e sapeva la lingua, a Fabio Del Vita lui sì che c’era stato in America, per passare a Saldamarco, Menna, Adanti, Bullara ecc. ecc., ma in particolare Leone Reggi che aveva ideato la dima per imparare a legare i bulloni con il filo d’acciaio, con quella tecnica della frenatura, (quante ne ha bocciate, colle tronchesi veniva e tagliava) cercai di imparare da tutti loro l’arte della manutenzione.

Non solo, se da un lato eravamo impegnati nelle FASATE, ispezioni di primo livello e fino al secondo rinforzato, dall’altro mi impegnavo nel volo, dove come Equipaggi Fissi ci addestravamo per la nostra missione di istituto.

In pochi anni mi specializzai come verricellista prima e successivamente, con la trasformazione che lo Stormo subì durante i primi anni 90 diventando Combat SAR, imparai ad utilizzare la mitragliatrice di bordo.

Sicuramente l’attività di volo è stata quella che più ho amato e fatto con passione, questa mia passione mi portò a diventare poi istruttore del Reparto CASE, ma di una cosa vado ancora più orgoglioso, di essere stato un giovane Montatore che ha potuto osservare con quale professionalità e passione e apparente facilità i miei colleghi sbarcavano trasmissioni, teste rotore rimettendo in efficienza quei veicoli pronti per andare in volo alla ricerca di un disperso da salvare.