USCIRE DAL LABIRINTO – Ustica dalla A alla Z

La mia generazione ha vissuto in pieno la tragedia di Ustica e le conseguenze che l’Aeronautica Militare ha dovuto patire per le falsità che sono proliferate per i decenni susseguenti al 27 giugno 1980. Ho partecipato alle ricerche del DC9 I-TIGI quella stessa notte e per questo sono stato interrogato tre volte.

Ho seguito, per quanto possibile, gli avvenimenti successivi e le varie fantastiche teorie che di volta in volta venivano formulate. Mi ha sempre meravigliato la costanza con cui i fautori della teoria del missile riuscivano a formulare nuove ipotesi ogniqualvolta ne veniva demolita una. Quella che mi colpì maggiormente fu la teoria secondo la quale il DC9 fu costretto ad ammarare DI NOTTE! e fu poi affondato da un sommergibile.

Chi in quegli anni, con la strumentazione a disposizione, si cimentava nell’ammaraggio notturno con l’HH3F, attraverso la procedura del PATCH (Precision Approach To Coupler Hovering – Avvicinamento di precisione al volo stazionario accoppiato), ricorderà quanto fosse difficile e pericolosa. In fase finale era prevista una variazione di assetto a cabrare di 2° da effettuare con l’ausilio dell’orizzonte artificiale nel quale l’unità di misura era di 5°. Quindi immaginare che il DC9 fosse tranquillamente ammarato intatto e di notte era pura follia. Ciononostante qualche brillante giornalista aveva dato credito alle farneticanti rivelazioni pubblicandole su qualche quotidiano nazionale.

È quindi con immensa soddisfazione che ho acquistato e consultato il libro frutto del lavoro di 25 esperti ed appassionati della materia, coordinati da Gregory Alegi, edito da LoGisma (a noi dell’AG15 ben noto editore) e realizzato in collaborazione con l’AVDAU (Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica). Si tratta di un vero e proprio dizionario con circa 400 voci riguardanti la tragedia. È un testo che secondo me andrebbe distribuito alla pletora di giornalisti pronti ad inseguire ogni “novità” emergente sull’argomento. In special modo ai conduttori televisivi, affinché possano finalmente scoprire che di novità non ce ne sono mai state e che ad ognuna delle stupidaggini raccontate c’è una spiegazione logica, tecnica e processuale.

(Mario Sorino)

[Per chi fosse interessato, il libro sarà presentato al Senato, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il 3 marzo alle ore 17:00]

Trigesimo in memoria del Generale di Squadra Aerea Nello Barale

Trenta giorni dopo morte di una persona cara, si celebra il cosiddetto “trigesimo”, una Santa Messa in ricordo di un defunto. Per chi era legato da una relazione affettiva o l’avesse conosciuto è un momento importante, è l’occasione di poter pregare per lui tutti insieme un’ultima volta, con il pensiero che sia a guardarci e a vegliare su di noi.

E così, il 30 gennaio a Cesena, presso la Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” della Zona Logistica del 15° Stormo, ed il 31 gennaio all’aeroporto militare “Mario De Bernardi” di Pratica di Mare, nella graziosa Cappella aeroportuale, sono state celebrate due Sante Messe in occasione del trigesimo della scomparsa del Generale di Squadra Aerea Nello Barale.

L’Associazione Gente del Quindicesimo (AG15) in primis, il 15° Stormo e quanti avevano avuto il piacere di conoscere ed operare con il Generale Barale, non avevano accettato di non averlo potuto degnamente salutare il 31 dicembre e quindi il saluto è avvenuto nel corso delle due celebrazioni di cui scrivo.

Il Generale Barale, fra i primi provenienti dai Corsi regolari dell’Accademia Aeronautica assegnato all’ala rotante, nel grado di Capitano fu inviato, a metà degli anni ’70 del secolo scorso, insieme al Capitano Leonardo Mazzucco negli USA, a frequentare il corso di abilitazione sull’elicottero anfibio HH3F  presso la US Coast Guard. L’assegnazione dell’HH3F fu un avvenimento assolutamente rivoluzionario per il 15° Stormo e per il Soccorso Aereo in ambito militare e civile e l’ampia attività operativa svolta nei due ambiti, in Patria e nei teatri operativi in Europa, Asia ed Africa, è stata la più concreta dimostrazione di quanto felice fu la scelta di dotare l’AM di tale vettore. Ecco perché noi anziani, appartenenti alle generazioni immediatamente dopo quella del Generale Barale lo abbiamo sempre considerato il capostipite di quanti contribuirono a tracciare ed immortalare una nuova vita per il 15° Stormo. E tale riconoscimento non viene solo dal personale navigante, dai piloti, ma anche da tutto il personale specialista. Del resto il 15° ha fortunatamente la peculiarità di volare in equipaggio e quindi di condividere in toto esperienze, emozioni e, per ciò che attiene all’attività professionale, unità di intenti e di pensieri.

Nello Barale, così come noi anziani eravamo abituati a chiamarlo, aveva insegnato a tutti noi quanto c’era da sapere su quella stupenda macchina che è stata l’HH3F; mise in piedi la struttura didattica, sia con la scuola a terra, sia con la formazione del nucleo di istruttori necessari ad effettuare la numerose abilitazioni per la mole di piloti assegnati allo Stormo in concomitanza con l’arrivo della sostanziosa flotta di HH3F. Ed in tutto ciò non si fece mancare l’attività operativa ed i turni di allarme, tanto da meritare una delle rarissime (e allora ancor di più!) Medaglie di Bronzo al Valor Aeronautico, concesse per l’attività di soccorso alle popolazioni per il terremoto dell’Irpinia e della Basilicata del 1980 (per il 15° Stormo furono solo tre nel corso di 1336 sortite per 1036 ore di volo n.d.r.).

Di seguito la motivazione:

1980 – Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico (interventi di soccorso nel sisma dell’Irpinia e Basilicata)

T.Col. Pil.   Nello  BARALE 

“Capo Equipaggio di un elicottero del 15° Stormo impiegato nell’attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, con sprezzo del pericolo eseguiva prontamente una missione con altissimo grado di rischio per il trasporto all’ospedale di Napoli di persone estratte dalle macerie di una casa di Calabritto.

L’intervento, effettuato di notte, in zone impervie, in completa assenza di radioassistenza e con atterraggio in uno spazio esiguo e privo di segnalazioni luminose, era reso possibile grazie alla elevatissima efficienza professionale che consentiva una perfetta condotta del volo.

Esempio di altissimo senso del dovere e profonda solidarietà umana.

Calabritto, 26 novembre 1980.

E non pago dell’attività di volo, il Gen. Barale svolse tutti gli incarichi previsti in seno allo Stormo, compreso il Comando dell’85° Gruppo Volo a Ciampino e, quale primo Comandante, dell’83° Centro SAR a Rimini.

Ha lasciato, ma solo fisicamente senza mai abbandonarlo con il cuore, il 15° Stormo nel 1991, dopo averlo comandato per quasi tre
anni. Successivamente, da Capo Ufficio allo Stato Maggiore dell’Aeronautica – IV Reparto, fu l’artefice della versione “Bravo”  (il c.d. Codice B) dell’HH3F, quella che consentì l’ulteriore salto qualitativo e operativo del SAR nel Combat SAR, con il repentino allargamento degli orizzonti e degli impegni nel campo internazionale delle Operazioni Fuori dai Confini Nazionali (OFCN).

Ecco in poche parole – ma ce ne sarebbero volute molte di più -cosa è stato per noi il Generale di Squadra Aerea Nello Barale e non potevamo lasciarlo “partire” senza avergli tributato il nostro estremo saluto con il “Mammajut” che oggi a Pratica di Mare abbiamo urlato a gran voce e che è stato il nostro grazie di cuore per quanto Nello ha fatto per noi.

Ma non potevamo nemmeno andarcene senza aver lasciato un cuscino di fiori al monumento ai nostri Caduti che si trova nel piazzale antistante l’85° Centro SAR. Il momento di raccoglimento è stato dedicato anche al Generale di Divisione Aerea Carmine De Luca, già Presidente della AG15, e a tutti gli amici che hanno chiuso le ali di questa vita terrena per volare nell’infinito blu. Anche a loro abbiamo offerto il nostro Mammajut.

MAMMAJUT! Caro Comandante.

La Messa a Cesena
La Messa a Pratica di Mare
Un momento di preghiera a Pratica di Mare
Il Generale Sorino ricorda Nello Barale
La lettura della Preghiera dell’Aviatore
Foto di gruppo al Monumento ai Caduti dopo la deposizione del cuscino di fiori.

 

P.S. dell’Editore

Grazie di cuore al Generale Mario Sorino, non solo per questo articolo, ma soprattutto per il ricordo che ha condiviso con noi durante la funzione liturgica a Pratica di Mare, ricordo che gli ha inumidito gli occhi e stretto un nodo in gola.

Grazie anche ad Ernesto Ganapini e a Domenico Guerra per i loro contributi dalla celebrazione di Cesena.

Infine, desidero qui ringraziare Don Pierpaolo Oddo e Don Marco Galanti, rispettivamente i Cappellani degli aeroporti di Pratica di Mare e di Cervia, per aver celebrato le Messe e per le sentite parole da loro pronunciate. Sebbene non derivate da una conoscenza diretta ma ispirate dai racconti e dalle memorie di chi ha conosciuto il Generale Barale, la loro sensibilità cristiana ha cristallizzato parole particolarmente toccanti, sia nel ricordarne la vita ed una carriera d’eccezione, sia nel comprenderne in pieno la passione, lo spirito di servizio ed il senso del dovere che lo hanno caratterizzato e che devono essere di esempio alle donne e agli uomini che sono chiamati quotidianamente a portarne avanti la memoria, attraverso la missione del 15°Stormo, e che hanno “il privilegio di salvare vite”.

(Leonardo Barone)

Ciao Nello (di Mario Sorino)

Oggi, 31 dicembre 2024, è venuto a mancare uno di noi.

Oggi è venuto a mancare il Gen. S.A. c.a. Nello Barale.

Oggi è venuto a mancare uno speciale di noi.

Per tutti gli anziani come me è sempre stato semplicemente Nello, ed era così che veniva chiamato e riconosciuto. Nello non era speciale in quanto tale, siamo tutti uomini e donne normali, Nello era speciale per noi, per quello che era stato e per quello che rappresentava. Nello era l’HH3F. Insieme a Leonardo Mazzucco, verso la fine degli anni ’70 andò negli USA, presso la Coast Guard, per la transizione sul nuovo elicottero che l’AM stava per acquistare e quando tornarono i due furono i capostipiti della lunga fila di piloti che avrebbero fatto la transizione sull’HH3F. Dopo aver svolto gli incarichi al Gruppo di volo, Nello ha anche comandato il 15° Stormo. Ecco perché Nello è stato una colonna portante dello Stormo ed ecco perché oggi tutti quelli che hanno avuto l’onore di conoscerlo lo piangono. Piangono il Comandante e piangono anche l’uomo e l’amico.

Oggi non è un giorno di festa per noi del 15°, oggi è un giorno triste.

Vai e vola nel paradiso dei piloti caro Comandante.
Mammajut

ITALO BALBO


È stato un quotidiano nazionale a sollevare, il 12 marzo, la questione della intitolazione di un velivolo del 31° Stormo ad Italo Balbo, nessuna obiezione sulla intitolazione di altri due velivoli ad Artuto Ferrarin (l’eroe del volo Roma – Tokio) ed a Carmelo Raiti, 1° Aviere M.O.V.M. cui è intitolato lo Stormo (Il Fatto Quotidiano del 12 marzo 2022). Con una nota stampa del 14 marzo il Ministero della Difesa ha poi comunicato di aver provveduto ad impartire disposizioni per la rimozione dai velivoli dello Stormo di ogni riferimento che esuli dai requisiti di identificazione richiesti in ambito internazionale. A tutto ciò ha poi fatto seguito l’interpellanza di un parlamentare che ha comunque chiesto ragioni alla Presidenza del Consiglio ed al Ministro della difesa della intitolazione di un velivolo della flotta di Stato ad Italo Balbo, “un feroce ras delle squadre fasciste”, chiedendo poi “quali iniziative di competenza si intendano assumere affinché vengano individuate le responsabilità della intitolazione di un aereo della Aeronautica militare destinato alla flotta di Stato al gerarca Italo Balbo, nonché della mancata vigilanza e del mancato intervento per impedire che ciò accadesse“.

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“Historia de un Amor”

premessa di Mario Sorino


Sono un bel po’ di anni che Antonio (Totonno) Toscano ci ha lasciato e molti sanno quanto sia enorme il vuoto che ha lasciato in noi ed in seno all’Associazione. Nel suo ricordo vogliamo riproporre un suo scritto, redatto quando era già in congedo, con il quale volle tracciare i 17 anni trascorsi in seno al 15° Stormo, dal 1979 al 1996. Furono anni molto particolari, nel corso dei quali lo Stormo subì cambiamenti così profondi, e fu testimone di eventi storici che lo videro attore protagonista, che rappresentano una delle pagine più nobili della storia della Forza Armata…

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L’ASSOCIAZIONE GENTE DEL 15° ALLA CASA DELL’AVIATORE

Presentazione del libro sull’HU-16

L’11 ottobre, dopo non si sa quanto tempo a causa del Covid19, l’Associazione Gente del 15° è riuscita a riunire un po’ di persone (quelle consentite dalle norme sul distanziamento) nella sala Francesco Baracca della Casa dell’Aviatore. Il motivo clou era la presentazione del libro “GRUMMAN HU-16. Il soccorso aereo sulle ali degli ALBATROSS”, ma l’occasione era comunque ghiotta per sottolineare anche due eventi che nel corso dell’anno sono maturati: il 90° del 15° Stormo, fondato il 1° giugno 1931, ed il 75° anniversario della istituzione del Soccorso Aereo. Leggi tutto “L’ASSOCIAZIONE GENTE DEL 15° ALLA CASA DELL’AVIATORE”

L’INSONNIA

scritto per diversamente giovani, ma che potrebbe incuriosire anche i giovani

Mario Sorino

Da un po’ di tempo, beh direi un bel po’ di tempo, ho difficoltà ad addormentarmi. È un male che accompagna molti diversamente giovani. Le ho tentate tutte. Di contare le pecore non se ne parla nemmeno. Ho provato a restare davanti alla TV fino a che il sonno non sopraggiunge, ma il risultato è quello di addormentarmi sul divano e non più nel mio letto.

Ultimamente ho individuato la soluzione al problema. Ho un vecchio cellulare, senza scheda, che uso come una specie di radiolina. Mi spiego: apro l’app della RAI e mi sintonizzo sul canale video di RAI STORIA, poi pigiando uno dei tasti del cellulare lo passo in modalità audio. In questo modo, che tra l’altro ha il vantaggio che automaticamente lo schermo si spegne e quindi consuma poco e niente la batteria, ascolto per tutta la notte le trasmissioni attraverso l’auricolare, e dolcemente mi addormento. Poi ogni tanto mi risveglio e mi riaddormento con le voci di Mieli, Barbero o altri.

Tutto questo ben lungo cappello per introdurvi al fatto che una di queste mattine mi sono svegliato mentre trasmettevano la storia di Liala e non mi sono più addormentato perché c’era qualcosa di interessante.


Liala, che fu lo pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi, i cui cognomi ne connotano le discendenze nobili (fra i suoi antenati anche un Papa, Innocenzo XI  nato Benedetto Odescalchi), è stata una delle più famose scrittrici del secolo scorso. Sono numerosi i suoi libri che si caratterizzano, oltre che per i contenuti “rosa” per gli innumerevoli riferimenti all’aeronautica ed al volo. Questa sua passione venne immortalata nel suo pseudonimo, creato da D’Annunzio che modificò Liana in Liala proprio per identificare nelle tre lettere “ala” il riferimento alla principale artefice del sostentamento del velivolo.  Penserete, si vabbè ma che ha a che vedere con il 15° Stormo? Abbiate pazienza, la sorpresa arriverà, in fondo, ma arriverà!

La passione per lo scrivere nacque in Liala grazie all’aeronautica e più propriamente al volo. Sposa molto giovane del marchese Pompeo Cambiasi, Ufficiale di marina, ebbe nel matrimonio un marcato periodo di crisi. Durante questo periodo di crisi incontrò l’amore della sua vita, anch’egli marchese, ma Ufficiale della Regia Aeronautica, nonché pilota: Vittorio Centurione Scotto.


Centurione Scotto frequentò l’Accademia Navale, ma subito dopo aver completato gli studi ed essersi qualificato ingegnere guardiamarina fece domanda per essere ammesso alla scuola di pilotaggio,  dove conseguì la specialità di pilota di idrovolanti. Aveva 24 anni quando incontrò Liala di cui si innamorò perdutamente, nonostante la relazione fosse osteggiata dalla sua famiglia. Centurione Scotto comandò la 187ª Squadriglia nella quale ebbe modo di insegnare a volare ad una futura Medaglia d’Oro al Valor Militare: Stefano Cagna.

Eccolo il riferimento al 15° Stormo!

Centurione Scotto fu un grande pilota che, oltre ad aver partecipato alla prima Guerra Mondiale, stabilì il record mondiale di altitudine per idrovolanti e fu poi selezionato per partecipare alla Coppa Schneider di velocità che si sarebbe tenuta a Norfolk nel 1926. Nel corso dell’addestramento per tale competizione, della cui squadra facevano parte Mario de Bernardi, Arturo Ferrarin, Adriano Bacula e Guascone Guasconi, perì in incidente di volo il 21 settembre 1926. Per inciso quell’anno la Coppa Schneider fu vinta da Mario de Bernardi.

È dall’immenso dolore per la perdita del suo folle amore che Liala trovò la motivazione ed ispirazione per iniziare a scrivere e le sue opere, come già citato, prendevano spunto dal volo e dal fascino dei piloti per tessere le sue affascinanti storie rosa.

In ogni dove, comunque, il 15˚ lo si trova………

Proprio vero. E manco a farlo apposta,  lunedì prossimo 11 ottobre il 15° Stormo lo troveremo, insieme alla Gente del 15°,  alla Casa dell’Aviatore, dove i presenti avranno la possibilità di partecipare alla celebrazione dei 90 anni del Reparto, dei 75 anni del Servizio del  Soccorso Aereo e alla presentazione del libro Grumman HU-16 – Il Soccorso Aereo sulle ali degli Albatross”, realizzato dalla Associazione “Gente del 15°” e pubblicato dalla Rivista Aeronautica.

Purtroppo le restrizioni dovute alla pandemia dovranno essere rispettate anche in questa circostanza e non potremo quindi partecipare in tanti e numerosi, come sarebbe stato nostro desiderio e consolidata tradizione del Reparto e della nostra Associazione.

Ma saremo comunque in numero sufficiente  per fare ascoltare a tutti la nostra voce ed intonare  il nostro ….mammajut.

 

 

 

Ancora una medaglia

La pandemia ha messo a dura prova l’intera Nazione
e con essa l’Aeronautica Militare

È in questi frangenti che emerge colui che mostra di avere quelle doti particolari che consentono di affrontare di petto ogni situazione che si presenti, anche improvvisa. In questo noi del 15° siamo avvantaggiati rispetto a chiunque. Noi montiamo d’allarme in tempo di pace, ed in questo non siamo unici, ma siamo unici nell’essere pronti ad assolvere ad una serie non limitata di emergenze: su acqua, in montagna, di giorno, di notte, per trasporto, per ricerca, per biocontenimento, ed ancora. Questa premessa per introdurre una nuova Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico: quella che abbiamo ora scoperto attribuita al Gen. B.A. Roberto Preo. Leggi tutto “Ancora una medaglia”

RICONOSCIMENTI POST COVID

RICONOSCIMENTI PER ATTIVITÀ CONNESSE AL COVID 19


Ci vorranno anni prima che si possano dimenticare i periodi bui che abbiamo trascorso a causa del virus Covid 19. La mente umana è predisposta, nella maggior parte dei casi, a mettersi dietro le spalle i periodi più neri e guardare avanti, se intravvede spiragli di luce oltre il tunnel. Se però torniamo con la memoria ai mesi del primo semestre dello scorso anno c’è tanto da ricordare per le enormi difficoltà che la Nazione tutta ha dovuto affrontare.

Immagino, non avendole vissute in prima persona, le difficoltà che i nostri Reparti hanno dovuto affrontare ed in primis i Comandanti, cui è assegnata la responsabilità di gestione degli stessi. I Comandanti hanno dovuto affrontare l’arduo compito di gestire i Reparti per mantenerli operativi, ma nello stesso tempo contenere al massimo la diffusione del virus all’interno del Reparto stesso, onde salvaguardare il personale e continuare ad assolvere i compiti istituzionali assegnati. Leggi tutto “RICONOSCIMENTI POST COVID”

18 Agosto 2021 al Sacrario del Verano

È il 18 agosto, non so da quanti anni coltiviamo l’abitudine di ricordare il Magg. Francesco Asti, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico e, per parte francese, della Médaille de l’Aéronautique, nell’anniversario dell’incidente in cui perse la vita di notte a largo di Ponza, mentre cercava di prestare soccorso ad un marinaio imbarcato su un sommergibile francese, nel lontano 1984.

Leggi tutto “18 Agosto 2021 al Sacrario del Verano”