La serie speciale da collezione “Le Crociere” nasce, sotto l’egida dell’Aeronautica Militare, dall’accordo siglato tra Tiscali e Marcella Mencherini, autrice delle cinque opere di aeropittura rappresentate. Questa serie speciale, oltre a costituire un ambito oggetto da collezione, rappresenta una scelta ben precisa nella filosofia dell’azienda poiché alcune singolari coincidenze, seppure con le doverose distinzioni, rendono le imprese dei trasvolatori per certi versi accostabili all’impresa compiuta da Tiscali nel corso degli ultimi anni.
Infatti, nel febbraio del 1927, parte da Cagliari la doppia trasvolata dell’Atlantico compiuta dal Col. De Pinedo a bordo di un S 55 che, dopo aver percorso 44.000 chilometri, nel mese di giugno fa rientro al Lido di Roma. Settanta anni dopo l’impresa di De Pinedo, parte da Cagliari anche l’avventura di Tiscali per la realizzazione di un progetto di comunicazione globale e quindi di incontro tra i popoli.
Insieme alla presentazione delle cinque Schede Telefoniche Tiscali che costituiscono la serie speciale “Le Crociere” riportiamo alcuni brevi passaggi relativi a queste opere, tratti dal Catalogo dell’autrice “Aeropittura”.
“Spronata dalla committenza del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, che ha raccolto l’eredità dei Trasvolatori Atlantici, la Mencherini ha fatto il suo salto nel mondo della neo-aeropittura consacrandovisi con maturità, genialità e consumato mestiere. I suoi non sono stentorei voli di Icaro 0 stereotipati “quadri cartolina”, ma la sua elevata concettualità di ormai matura aeropittrice è stata fissata da queste opere sulle Crociere Balbiane, da lei realizzate non cronologicamente secondo la storica sequenza, ma seguendo solo la sua ispirazione creativa.”
Tutte le opere utilizzate sono state create con la tecnica dell’olio su tela, nel breve lasso di tempo che va dal luglio del 2000 al gennaio del 2001.
“Nel rappresentare la Crociera delle due Americhe, sembra che Marcella Mencherini abbia rappresentato la bocca di un vulcano in piena eruzione. Solo l’S 55 supera il rogo ai piedi delle Montagne Rocciose ghermendo l’ultima ciocca di capelli della dea fortuna. La vittoria verrà celebrata e scorreranno le visioni del Pan di Zucchero, Roma e New York con la Statua della Libertà e la sua torcia sempre accesa.
Alla visione della laguna orbelletana fa da sfondo Monte Argentario sfumato in scansioni cromatiche che vanno dall’azzurro al tenue terra di Siena. La roccaforte degli iberici “Presidi” in terra etrusca è il trampolino di lancio della Crociera del Mediterraneo Occidentale.
Dagli scivoli dell’idroscalo vorticose scie termiche fanno galleggiare in alto lo stormo degli S.59 bis che vanno a raccogliersi in formazione per il balzo verso le Baleari.
Il sole d’oriente, che guida lo stormo degli S 55 che prospetticamente si annullano nella luce verso il nero mare di Odessa, è il punto focalizzante del quadro sulla Crociera del Mediterraneo Orientale. Il Bosforo si arrossa delle luci di un’alba, mentre le brume che salgono dalla baia avvolgono il TopKapi che domina il Corno d’Oro, traghettato sull’altra sponda dall’arcato Galata Bridge ormai surclassato dal rombante aeroponte.
Nella baia di Rio le scie lineari, prospetticamente nascenti dal vinto oceano, sono sovrastate da scie curvilinee che ci ricordano un aereo argonauta, il meraviglioso mitile solcatore di oceani. Il baricentro dell‘opera è la baia di Botafogo che fu il trionfale target della Prima Crociera Atlantica, sporgenze e rientranze avvolgono lo spazio assumendo andamenti e cromatismi diversi.
Nella Seconda Crociera Atlantica la linea di forza del quadro è la penisola di Manhattan che l’attraversa in orizzontale. Qui il punto di fuga prospettico è l’East River che si snoda all’orizzonte con luminosi toni vio letti e con sfumature ocra e rosa. Gli S 55X che vengono da lontano percorrendo l ‘argenteo fiume chiudono in virata su Manhattan”.