In ricordo di Giuseppe Menga

 

Ci ha lasciato un altro di quegli uomini che hanno  prestato servizio ed onorato per tanti anni la Bandiera del 15° Stormo .

 Uno di quelli con cui fa piacere parlare e ricordare le tante pagine di storia scritte dagli uomini del SAR; molte scritte da lui come membro di equipaggio HU 16 del 3° Distaccamento SAR di Grottaglie.

“ Il motopesca «Sacra Famiglia» di Cirò Marina è in difficoltà nel golfo di Taranto. Da Grottaglie parte un «Grumman HU 16» che è pilotato dal sottotenente pil. Armando Paoletti il quale ha come secondo il maresciallo  Pietro Marzulli. Dell’equipaggio fanno parte il maresciallo radarista e marconista Davide Sergi, il maresciallo  osservatore Gaetano Carrozzo, il serg. elettromeccanico Vincenzo Motola, il serg. montatore Giuseppe Menga e il 1°aviere motorista Antonio Calcagni. Il «Grumman» inizia quello che, in termine tecnico, viene chiamato «rastrello» nell’area di probabile localizzazione del natante. Cioè pendola su e giù in un determinato spazio aereo e, dopo 2 ore e 30 minuti di volo, avvista il «Sacra Famiglia». Le condizioni del mare sono, come di consueto, impossibili. L’avvistamento viene comunicato al Comando in capo del Dipartimento M.M. dello Jonio che informa, via radio, i dragamine Sgombro, Salmone e Squalo in trasferimento da Messina a Taranto. Il velivolo, speranza dell’equipaggio del «Sacra Famiglia», rimane nel cielo del motopesca e radioguida sul luogo le unità della M.M.. La barca, presa a rimorchio dallo «Squalo», prima, e dal rimorchiatore «R.P. 105» della M.M. poi, giunge a Taranto ed è ormeggiata alla banchina motopescherecci in Mar Piccolo. A bordo vi sono tre persone, tutte in giovanissima età. Il più piccolo ha appena 14 anni.”

(Corriere del Giorno 6 aprile 1977)

Forse conosciuto a Grottaglie durante il periodo di mia permanenza alla SCIV, ho avuto modo di apprezzarlo dopo, di recente, quando con lui ho parlato a lungo per la pubblicazione del libro dedicato all’HU-16, ricordando fatti, missioni e dando nome ai tanti volti che apparivano nelle molteplici fotografie da lui inviate e rese disponibili agli autori, direttamente o attraverso Antonello Albanese con cui si manteneva in contatto.

Una colonna del 15° Stormo, sin da quando prestava servizio presso il 3° Distaccamento SAR sull’Aeroporto di Grottaglie e poi a Brindisi continuando a volare con l’HH3F. I suoi amici, la sua famiglia, la sua vita.

Amico di tutti, un gran signore come lo descrive Lorenzo Leone, il Presidente della Sezione  AG 15 di Gioia del Colle:

“Non ho purtroppo avuto modo di poter conoscere il “Montatore” o il “tecnico di volo”, sarebbe stato bello, perché Peppe era una di quelle persone che trasmetteva SAR, con la sua grande esperienza sia in volo che a terra. Quando sono stato trasferito a Brindisi, Peppe prestava servizio in Sala Operativa, ed era un piacere partire d’allarme con lui di servizio, con la sua calma, tranquillità ed esperienza rendeva tutto più semplice. Ho avuto modo di apprezzarlo anche quando ormai in pensione, partecipava alla vita del nostro Centro in maniera attiva ma mai sopra le righe, cosa che contraddistingue molti di noi. Peppe invece no, non ha mai perso la sua signorilità pur vivendo il Gruppo appieno. Con lui se ne va un pezzo di storia del SAR e noi possiamo solo far tesoro di quello che ci ha trasmesso. Cieli Blu Peppe.”

Tanti amici cui era legato  e da cui era tanto ben voluto; una grave perdita per tutti.

Tutti lo salutiamo addolorati, esprimendo le nostre sentite condoglianze alla famiglia. Ciao Giuseppe, tanti cieli blu e che il tuo ultimo volo sia bello come tutti i voli fatti insieme ai tuoi amici.

Mammajut

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Una risposta a “In ricordo di Giuseppe Menga”

  1. Ho avuto modo di conoscere il caro amico Giuseppe, già nel lontano 1973 a Caserta dove abbiamo frequentato insieme il corso di motoristica.
    E’ sempre stata la persona che avete descritto, , socievole con tutti, calmo, professionalmente preparato ed è sempre stato molto umile,……. Cieli blu per te Giuseppe….Mammajut!!!

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