Non ricordo da quanti anni l’Associazione ha preso l’abitudine di incontrarsi al Verano per ricordare Francesco Asti, caduto il 18 agosto 1984, insieme agli altri Caduti del 15° Stormo.
Quest’anno l’incontro si è rinnovato vedendo la partecipazione non solo del fratello di Francesco, Arturo, ma anche della vedova Cristina e, come di consueto, del Capo corso del Nibbio III, il Gen. S.A. Maurizio Lodovisi.
Poi c’eravamo noi, i soliti noti che non perdono occasione per rinnovare il voto d’amore e di riconoscenza nei confronti dei colleghi caduti nell’assolvimento del dovere e di riconoscenza per lo Stormo, rappresentato dal suo Comandante e dal Comandante della Brigata AOS, e per l’attività che esso svolge. Prima della celebrazione del rito religioso, officiato da Don Michele Cappellano militare dell’Aeroporto di Pratica di Mare, il Presidente Josè Juan Skof ha porto il benvenuto ed il ringraziamento ai convenuti ed ha ricordato Francesco Asti e gli altri nostri Caduti dedicando loro un commosso tributo.
Al Presidente ha fatto seguito l’intervento del Gen. Lodovisi che con parole importanti ed efficaci e con la profondità di sentimenti di chi conosce quel dolore per averlo personalmente vissuto, ha ricordato che la vita del pilota, scelta e vissuta come un bellissimo sogno, presenta pericoli che sono noti ed accettati da tutti coloro che decidono di vivere la meravigliosa avventura. Tanti sono gli sforzi per cercare di ridurre gli incidenti, ma si ha la consapevolezza che il pericolo è sempre presente e mai sopito.
Dopo la Santa Messa l’apposizione dei fiori a Francesco da parte del fratello Arturo e le parole di ringraziamento di quest’ultimo. Il Mammajut dedicato ai Caduti ha segnato il termine della odierna cerimonia.