di Luigi Ricciardi
Lo scorso 23 gennaio, nella Sala Baracca della Casa dell’Aviatore in Roma, totalmente gremita ed alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, si è svolta la premiazione della XI^ edizione del Premio Letterario Aerospaziale “Giulio Douhet”.
Il Premio Letterario Aerospaziale “Giulio Douhet”, indetto con apposito bando nel 2022 dal CESMA – Centro Studi Militari Aeronautici dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, è annoverato tra le più importanti iniziative che l’A. A. A. effettua per la diffusione della cultura aeronautica e dello spazio, in ambito nazionale ed internazionale.
Ma l’XI^ edizione, forse alimentata dall’atmosfera per i preparativi del centenario della F.A., ha superato ogni aspettativa con la partecipazione di ben 59 autori (quasi il doppio delle precedenti edizioni) che hanno presentato dei pregevoli lavori alla selezione di un’apposita commissione di sette esperti, presieduta dal Gen. Stefano Panato.
La selezione da parte della giuria non è stata opera facile ed ha richiesto un notevole impegno per valutare, per ogni libro, l’originalità dell’argomento trattato, la qualità della ricerca, lo spessore letterario ed, infine, la veste tipografica.
Pertanto, come per ogni concorso che si rispetti, la giuria ha ritenuto doveroso che oltre ai primi tre classificati, tra cui assegnare il premio assoluto, fossero anche “menzionati” altri elaborati che, pur non essendo entrati nella rosa finale, erano stati giudicati meritevoli di elogio per la loro pregevole fattura.
Tra questi non poteva non mancare il superbo saggio “GRUMMAN HU-16A” “IL SOCCORSO AEREO SULLE ALI DEGLI ALBATROSS” dei nostri tre autori Giacomo De Ponti, Ottavio Di Lorenzo del Casale ed Enrico Panella, che, nella prefazione del libro, danno voce all’Associazione “Gente del 15°” e con essa, all’unisono, si sono identificati per preservare il ricordo delle macchine, degli equipaggi, e di tutti i componenti dello Stormo che con quei velivoli hanno operato.
Ai tre autori va il nostro plauso per il loro lodevole lavoro che, come Associazione, ci inorgoglisce e rappresenta un chiaro esempio di come si possa divulgare il nostro quotidiano lavoro.
Mammajut